Magazine Diario personale

Quando il parcheggio è selvaggio…io lo sono di più!

Da Romina @CodicediHodgkin

In questi giorni ho delle botte di stanchezza non da poco perché son tre settimane che ho il raffreddore e perché ho un deficit di sonno che fa spavento. Ho deciso che per questa settimana niente palestra. Recupero 45 minuti di sonno al giorno ed evito di prendere freddate in palestra, che lì è pieno di spifferi. Questa stanchezza mi rende irritabile. Ma c’è certa gente che veramente però è impossibile…

Avendo il bar sotto casa, è un fatto quotidiano che io mi ritrovi una macchina parcheggiata in doppia fila dietro la mia, lasciata lì da qualcuno che è andato a fare colazione. Non è una cosa che mi fa piacere, io sono una di quelle che piuttosto che dare noia al prossimo e fare colazione con l’angoscia di dover bere il caffè sulla soglia del bar parcheggia tre km più in là, ma mi rendo conto che ci sono delitti peggiori e amen. Alla fine i problemi sono altri. Si torna indietro, si pesca il proprietario della macchina e si parte.

Ogni tanto, però, capitano gli gnorri. Quelli che tu chiedi di chi è la Punto verde in doppia fila e si nascondono sotto il tavolo del bar, facendo finta di non aver sentito per poi miracolosamente ridestarsi dopo colazione. In questi casi, ho sviluppato una mia tecnica. Se alla seconda chiamata il proprietario della macchina non si palesa, ho trovato le paroline magiche: “Eh, vabbè, per uscire un margine di errore di 5cm ce l’ho, se prendo male le misure, peggio per lui, poteva parcheggiare meglio…”. A questo punto, per magia appare dal nulla la persona che cerco. Non è carino, ma io non posso aspettare te che fai colazione con calma.

Altra categoria che odio, sono quelli che la doppia fila ce l’hanno nel sangue. Al contrario di quelli che parcheggiano in doppia fila per necessità, spuntano fuori la sera, quando vanno a mangiare dal famoso pizzaiolo che ho sotto casa. Questi sono capaci di fermarsi in doppia fila dietro a posti LIBERI. Liberi. Questo comporta, gioco forza, che quando la sera io rientro dall’ufficio devo cercare i proprietari delle macchine in doppia fila, chiedergli di spostarsi, farmi parcheggiare e poi rimettersi dietro di me che tanto non devo più uscire fino al giorno dopo. D’altra parte, non è colpa mia sei i parcheggi in zona sono pochissimi. Non puoi aspettarti che io parcheggi a a5 km da casa perché lasci la macchian dove capita.

Questa mattina ho beccato una fenomena. Faccio colazione, vado a prendere la macchina e, come sempre, la trovo bloccata.

Romina: “Scusate, di chi è la Panda rossa in doppia fila?”

Tizia “Mia.” e nemmeno si volta a guardarmi

Romina: “La sposta, per cortesia, che devo uscire?”

Tizia: “Aspetti. Faccio colazione e arrivo.”

Romina: “Io devo uscire. Ora. Ho un treno da prendere.” pensare che se solo fosse stata meno arrogante, io – che ho sempre un margine di anticipo di almeno un quarto d’ora – le avrei lasciato fare colazione con tutta calma.

Tizia: “Eh, ma ormai ho ordinato la colazione, che faccio, scusi?”

Prurito alle mani.

Romina: “Il cappuccino glielo sta preparando ora, glielo fa un pò più caldo così non si fredda nei 30 secondi che le servono per spostare la macchina, farmi uscire e parcheggiare la sua al posto della mia, se lo desidera.”

Ora, io sono intollerante e vabbè. Rispetto a certe cose proprio sono quadrata. Ho studiato educazione civica e so che se parcheggi in doppia fila non è la fine del mondo…l’importante è che se dai fastidio chiedi scusa e sposti immediatamente la macchina. Non succede niente.

Ma che tu fai perdere tempo alla gente e pretendi pure di avere ragione no…


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog