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Questa mattina mi sono svegliata pensando a questa cosa. Cioè a quanti abbiano scelto di fare del proprio talento, la propria passione. Ed è una cosa terribile a pensarci. Nessuno dovrebbe mai farlo. Eppure capita sempre più spesso. Soprattutto oggi, in un paese incapace di metterti nella condizione di scegliere. O meglio, scegliere ha senso quando si hanno alternative. E se le alternative non ci sono?
Mi vengono in mente le parole di Davide a Giovanna, nel film La finestra di fronte. Un regista che nemmeno amo particolarmente. E' strano, ma è così. Il discorso sulle scelte che facciamo ultimamente mi attanaglia. Possibile che non sappiamo renderci conto di quanto la nostra vita dipenda dalle scelte che facciamo? Forse lo sappiamo sempre, ma ci spaventa la consapevolezza di questo dono/responsabilità. Il più delle volte ce la prendiamo con il destino che sceglie per noi, senza chiedere il permesso. Continuiamo a sognare e restiamo immobili, sperando che è così che si realizzano i sogni.
Finché qualcuno, qualcosa poi non ce lo ricordi. E entriamo in crisi. Siamo così noi esseri umani. Combattiamo da tutta una vita per la libertà di scegliere, poi, quando dobbiamo farlo, vorremmo sparire oppure che qualcun altro lo facesse per noi.
Esiste però quel tipo di scelta "imbrogliata" dalla realtà. Ed è quella più comune che investe soprattutto i giovani italiani alla ricerca del proprio futuro. Il futuro...Sapere che oggi esista, anche un solo ragazzo "aspirante a", il quale arriva al punto di rinunciare alle proprie ambizioni, solamente perché è l'unica alternativa plausibile offerta dal proprio paese, è devastante. Eppure è così. Quando un giovane si sente dire che non ha avuto coraggio, dall'altra parte, da dove arriva l'accusa, si dovrebbe pensare anche a come un giovane oggi arrivi a fare una scelta. Si dovrebbero guardare più da vicino le possibilità che ci sono. Non quelle fatte di chiacchiere, ma di fatti concreti.
Oggi i giovani hanno talento e non sono in grado di capirlo. Vengono messi continuamente in discussione da un paese ignorante e prepotente. Lo stesso che insegna loro a farsi sfruttare, oppure, ad emigrare. Emigrare da un paese contraddistinto dal più squallido degli slogan:"Se vuoi restare, fai del tuo talento la tua passione".
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