Da un'idea di alcuni genitori della scuola materna Divina Provvidenza (in via Montello, a Treviso) nasce la voglia e lo spirito di fare qualcosa per aiutare la scuola e la Parrocchia di appartenenza, partendo proprio dal Quartiere.
Ecco che l’idea di coinvolgere i commercianti, gli artigiani, i genitori della parrocchia Santa Maria Maddalena porta alla creazione di un calendario artistico realizzato interamente a mano per opera di Guglielmo Botter, architetto e disegnatore trevigiano. Viene così creato il calendario in cartoncino avorio, lavorato interamente a china dall’artista per rappresentare il Quartiere di appartenenza.
Siamo di fronte ad un'opera d'arte, un quadro, da appendere in casa, in ufficio, in negozio ed esibire orgogliosi. Siamo di fronte ad un lavoro minuzioso che un grande artista ha saputo elevare. Siamo di fronte al nostro quartiere. Lo stesso quartiere che ogni giorno viviamo, che ogni giorno rendiamo più forte. Siamo di fronte ad un'iniziativa molto pratica: alla scuola dei nostri figli mancano soldi e finanziamenti.
Questa volta sono stati proprio i genitori a rimboccarsi le maniche, senza lamentarsi e protestare ma facendo qualcosa di bello, di buono, di concreto.
Si, perchè, crediamo (mi permetto di entrare nella cerchia di quei genitori, perchè lo sono anche io) che avere idee nuove, iniziative positive, fa bene a tutta la comunità. Credere nel prodotto artigianale, lavorare per il proprio "orticello", ci permette di crescere e di far girare quell'economia, che oggi sembra essersi fermata.
Noi ci crediamo.
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Da oggi viene venduto da alcuni genitori, in parrocchia e a scuola per raccogliere i fondi destinati alla crescita della scuola materna Divina Provvidenza.
Un’opera d’arte per fare del bene e rappresentare lo spirito di appartenenza ad un gruppo.
Voglia di credere che in un momento difficile per il nostro paese, per la nostra città, ci sono persone, anime che hanno voglia di condividere, di collaborare insieme, di non stare solo a guardare ma di far crescere la comunità senza andare lontano.
E come dico sempre: "Fare del bene, fa sempre bene".