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Quando l’ex astronauta parla di ALIENI. Bufala spaziale?

Creato il 24 luglio 2013 da Giuseino @seriesmag
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La notizia e’ apparsa da poco anche sulla Repubblica, nientemeno che nella categoria online della nota testata, alla voce “scienza”. E la fonte e’ un astronauta, Edgar Mitchell (nella foto), il sesto su un totale di dodici astronauti che hanno camminato sulla Luna, nella missione Apollo 14.

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Nello spazio quindi c’è stato davvero, lo ha visto e raccontato. Robetta seria perciò. E il tipo parla apertamente di alieni, non vi incollo tutta la notizia ma solo la parte che mi interessa, tanto il resto potete leggerlo agevolmente in fior di articoli online.

Ad ogni modo, dice l’articolo di Repubblica: “Mitchell ha 82 anni, una lunga carriera come pilota nell’esercito Usa, ingegnere aeronautico, ha ricevuto onorificenze importanti.”.

Quindi ripeto, robetta davvero seria. E continua: “Ha avuto a che fare anche con il caso Roswell: “Sono stato contattato da persone collegate agli osservatori dei fatti originali, come la persona che ha recapitato le bare di dimensioni minuscole per contenere i corpi degli alieni recuperati”.

Il resto dell’articolo poi, farebbe la felicità di qualsiasi complottista con inclinazioni a indirizzo ufologico.

Che dire? Non sembra la solita “fuffa”. Forse non lo e’. Ovviamente non ho la verità in tasca, e spesso il mio intuito fa anche cilecca; però vorrei soffermarmi sul pezzetto che ho incollato, che a mio parere contiene un’incongruenza logica non da poco. Mitchell parla del tizio che ha recapitato le bare, uno di quelli che gli ha rivelato tutto, ma non ne fa il nome. Perche? Le ipotesi sono due, o non lo conosce, e vuol dire che si e’ fidato delle rivelazioni di un perfetto sconosciuto, o lo conosce bene ma vuol proteggerne l’identità.

Ma proteggerlo da chi? Non certo dai cattivi, quelli che stanno cercando da anni, con tutta la forza, di nascondere la verità sugli alieni, i cosiddetti coveruppisti; che se non esistessero quest’ultimi, da mo’ sapremmo tutto su ufo e alieni, noo? Quelli, lo sanno chi gli ha fornito le bare, e ora che si vedono spiattellato la notizia sul giornale, efficienti come sono, niente di più facile che pensare a “suicidare” un anello così debole dei loro intrighi, che ripeto, loro sanno benissimo identificare come “Peppino o caasamortaro che ci portato e bare, li mortacc sua”, probabilmente… Si, gli ha reso proprio un bel servizio alla sua fonte.  Allora perché non l’ha nominato? Ne ha omesso il nome per nasconderlo a noi? A quale scopo? Se Mitchell aveva una speranza di proteggere la propria fonte da strani, casuali, incidenti, era proprio quello di renderla nota, così che chi avesse voluto farlo sparire, ci avrebbe perlomeno pensato due volte prima di farlo. Insomma, io qualcosa di strano nella notizia, a prescindere dalla veridicità o meno del fenomeno UFO ce la vedo; ma forse sarò esageratamente scettico e ipercritico io. Comunque, come disse San Tommaso, finché non vedo…


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