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Quando la casa era il sogno degli italiani...

Creato il 19 aprile 2013 da Freeskipper
Quando la casa era il sogno degli italiani... Dicono che i prezzi delle case sono in ribasso. Ma provate un pò ad acquistarne una? Vedrete che da quello che si dice in giro sui prezzi al ribasso, all’atto pratico del rogito davanti al notaio la realtà è ben diversa!!! Per comprare casa servono sempre tanti, tanti soldi: troppi per chi campa con un onesto stipendio! Il calo dei prezzi sì c’è stato, ma di pochi spiccioli! I proprietari non mollano. E nonostante la casa sia diventato il bersaglio preferito del fisco italiano grazie a Imu e Tares, preferiscono non vendere piuttosto che svendere sottocosto! Comprare casa al giorno d’oggi, con le banche che non concedono mutui, è davvero problematico e con la stretta della crisi la possibilità di perderla si trasformata in un incubo. Mentre i redditi scendono e la disoccupazione sale, i costi per l'abitazione incidono in eccesso sui bilanci delle famiglie. Secondo uno studio della Cgil 3 milioni di famiglie sono in difficoltà. Per calcolare quando l'abitazione pesa sull’economia "domestica" basta fare un semplice calcolo: se le spese per la casa superano il 30% del reddito, allora cominciano i problemi! Secondo il sindacato di Via Po, 3 milioni e 300mila famiglie italiane hanno ampiamente superato la soglia di rischio, dato che su di loro la casa incide per oltre il 40%. I problemi riguardano un pò tutti, proprietari e non.  Affittuari. Le famiglie in affitto sono le più deboli, dal momento che la maggior parte di esse (67%) sono monoreddito. Solo il 30% inoltre ha un affitto a canone concordato o qualche altro tipo di riduzione del canone libero. Inoltre le case popolari sono insufficienti: sono 900mila le famiglie a cui ne è stata assegnata una, ossia il 4% del totale, contro la media europea del 20%. I prezzi degli affitti, secondo lo studio diffuso dalla Cgil su dati forniti dal Sunia (sindacato inquilini) sono cresciuti del 130% nell'ultimo decennio, a fronte di un'inflazione pari a non più del 30%. L'aumento esponenziale degli sfratti è dunque una conseguenza ovvia: 240mila negli ultimi 5 anni, con previsioni di altri 150.000 nel prossimo triennio.  Proprietari. Se l'affitto espone all'incertezza, essere proprietari non elimina tutti i problemi, soprattutto quanto la casa non è ancora stata pagata del tutto. 3 milioni di famiglie, infatti, stanno ancora pagando un mutuo. Chi non riesce a sostenere la rata rischia il pignoramento, un fenomeno sempre più un aumento: nel 2011 sono stati 38.000 e nel 2012, dalle prime stime, si dovrebbe essere verificato un incremento del 22,8%. Come se ciò non bastasse l'aumento impositivo di cui è stata oggetto la casa ha aumentato i costi, soprattutto nei grandi centri. Infatti anche per l'Imu prima casa delle grandi città come Roma, Napoli, Genova e Torino le amministrazioni comunali hanno caricato pesantemente la prima abitazione. E manca ancora la prossima stangata: la Tares!

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