Anche in Italia i dati Istat ci dicono più o meno la stessa cosa: aumentano le separazioni, aumenta il numero dei divorzi e il 21% delle istanze proviene da giovani sposati da meno di 5 anni.
Secondo l’avvocato matrimonialista Anna Bernardini De Pace l’aumento dei matrimoni in crisi in parte è dovuto al fatto che la “globalizzazione” ha fatto si che adesso si trova il partner anche al di fuori della propria classe sociale (scusate, ma non riesco a trovare una locuzione un po’ più politically correct). Quindi finita la passione (che dicono duri proprio 3 anni) emergono i dissidi. In passato invece, quando marito e moglie si sceglievano “tra pari” le relazioni resistevano anche al calo del desiderio e i rapporti si evolvevano in qualcosa di stabile e duraturo.
Ma, dicevo, non mi ha tanto stupito la crisi che gioca d’anticipo, quanto le motivazioni che pare ne siano alla base. Le coppie hanno sempre meno rapporti sessuali e vanno a cercare soddisfazione “altrove”: vacanze separate, uscite serali indipendenti e, si sa, l’occasione fa l’uomo (e la donna!) ladro! Ho trovato meravigliosi i pretesti da cui sembrano trarre origine le cause di separazione e nel leggerli non ho potuto fare a meno di pensare al Marito e a me. Ve li elenco:
- I suoceri che rompono (le conto sulle dita di una mano le mie amiche che vanno d’accordo con i suoceri. Anzi ora che ci penso è una sola. E vorrei anche vedere: cosa possono avere a che spartire persone appartenenti a generazioni diverse e non legate da vincolo genitoriale?)
- I soldi che scarseggiano (un giorno vi racconterò di quando rubavo –letteralmente- i soldi al Fidanzato, prima che diventasse Marito. E anche delle bugie, o verità taciute, sugli acquisti specie di abbigliamento e di coiffeur.)
- Il russare (Qui sarà il Marito a mostrarvi i segni e i lividi delle gomitate e dei calci notturni)
- I chili in più (Qui siamo pari! Anche se un giorno, dopo circa 10 anni di matrimonio e 2 figli, mi sono provata l’abito da sposa che mia madre mi portò prontamente a casa appena traslocammo a Roma: un po’ ingrigito, spiegazzato e desolatamente stretto… Avete presente Psyco? UGUALE! Il Marito invece sostiene di entrare ancora nel suo… Si vabbè, ma la pancia che straborda dalla cinta?)
- E in ultimo… e questa mi ha fatto davvero schifo: I mucchietti di unghie tagliate in bagno.
Qui non ho parole. Anche perché schifo per schifo si potrebbe aggiungere l’apparecchio (il bite) appoggiato perennemente sul lavandino; la polvere di barba, frutto del rasoio elettrico, sempre sul lavandino; l’incarto degli assorbenti appiccicato con l’apposito scotch sui muri del bagno in attesa che venga utilizzato per il suo scopo (cioè incartarli e gettarli); i capelli nella doccia… e via dicendo.
Ma poi penso immancabilmente ai numerosi gesti di amore che il Marito ha nei miei confronti… il bucato, steso e stirato, i piatti lavati, la cucina riordinata, i letti rifatti… e tutto viene scordato. Come per magia!