Quando la Violenza porta i tacchi a spillo.

Avrei voluto documentarmi, che so, raccogliere statistiche, intervistare gente. Insomma fare la megalomane.
E invece come al solito, vado a caso e paleso un mio dubbio, una mia perplessità.
Intanto, mi trovo costretta a riprendere Julia Roberts che in Pretty Woman confidava a Richard Gere che
'... la maggior parte della gente mi sciocca a morte.'
Ecco, questa è l'unica cosa in comune che ho Julia Roberts.
A parte i capelli rossi.
Comunque.
Per farla breve.
Sera, casino, tanta gente, festa.
Mi avvicino a un tavolo e vedo il mio cellulare lì posato (è un modello comune, ma di un colore non comune, pensavo lo avessimo io e forse uno sputereccio lama gay tibetano).
Orca ve', devo aver bevuto più del supposto e del ricordato.
Perché col cavolo che mi separo dal BB io, prima mi si deve sparare. Dritto in fronte.
Lo afferro rapace. Piccolo mio, come ho potuto distrarmi e separarmi da te.
Sconsiderata proprietaria che sono.
Lampeggia.
Sms.
Sms non ne ricevo quasi mai, mail si, chat bb, fb, Twitter.
Insomma siamo ai massimi livelli della lobotomizzazione.
Ma sms ormai... più unici che rari.
ECCHISARA'MAI???
*****
Un tizio maschio mai sentito nominare prima, o forse si... ma che ingenera vaghi ricordi...
E chi sei? Io ti leggo:
Io non capisco, tutte le volte penso che sarà diverso, e invece poi, senza preavviso, torni stanca. Ti arrabbi litighiamo e tu mi picchi. E io ho paura. Mi aggredisci, mi chiudi in un angolo e mi picchi.
Non so più cosa fare, anche se mi prometti sempre che cambierai.


Porca Puttana!
Cavoli io non ho mai picchiato nessuno, ho avuto pensieri omicidi.
Ma mi sono limitata a rigirarli come una caramella nella mia testa.
Mai messi in atto.
Mi sono solo cariata le sinapsi.
Sono lì che mi sforzo, inchiodata da queste affermazioni, quando...
quando una mia conoscente, tutta sorridente viene verso di me e mi dice:
Ah, lo hai trovato tu il mio cellulare!!!


COSACAZZOSTAIDICENDO????!!!!!
Panico&Sollievo
Sollievo perché ho la conferma di non essere una bipolare che va in trance e picchia gli sconosciuti dopo aver dato loro il suo numero di telefono.
Panico perché adesso associo il nome del tizio a un volto e non posso credere che quest'uomo grande e grosso si faccia picchiare dalla sua fidanzata. E che in generale qualcuno picchi qualcuno. Per rabbia.
Mentre si avvicina schiaccio pulsanti a caso per tornare alla schermata principale.
Le tendo il suo BB, prendo la mia borsa, tiro fuori il mio e le spiego la dinamica.
VORREI MAI CHE PICCHIASSE ANCHE ME.
E lei, dolce e gentile come sempre mi sorride e tranquillizza: Ma figurati! Può succedere!
Si gira e se ne va
Si, può succedere.
Ma altro no.
Guardo la sua schiena che si allontana ondeggiante sui tacchi a spillo,
penso al suo ragazzo che l'aspetta a casa.
Avrà paura? Lo immagino in penombra che ascolta la chiave girare nella porta, mentre pensa a quello che potrebbe succedere. A lei che potrebbe diventare violenta.
Senza controllo e senza preavviso.
Sono empatica. Ho paura anche io.
Sento anche io quella chiave.
E mi sale l'angoscia.
E una nuova consapevolezza prende corpo: la violenza non ha sesso.
Semplicemente abita gli umani.
Forse in diverse percentuali.
Ma senza discriminazioni.