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Quando le donne si raccontano

Creato il 10 ottobre 2012 da Malpaese @IlMalpaese

Marcela Serrano – Dieci donne, 285 pag.

Edizioni Feltrinelli  

Quando le donne si raccontano

Dieci donne, le loro storie, ognuna diversa dall’altra, ognuna con un passato da superare e una nuova vita da intraprendere. Questo potrebbe essere definito come il romanzo delle rinascite, ma soprattutto di percorsi di consapevolezza. Ognuna delle protagoniste è impegnata in un cammino, a volte doloroso, in tutti i casi impegnativo per conoscere se stessa, per avere consapevolezza del mondo e del suo posto in quel mondo, di quale sia il suo “ruolo” se così vogliamo definirlo. L’azione si svolge a Santiago, ai giorni nostri. Nove donne si ritrovano lo stesso giorno, nello stesso luogo, chiamate dalla terapista che hanno in comune per raccontare la loro storia. Non si conoscono, per cui raccontano le loro vicende dal principio. Insieme alle loro vite, raccontano le ragioni per le quali sono andate in terapia. Natasha, la terapeuta, è la catalizzatrice, il filo conduttore di ogni storia, ma non ascoltiamo mai la sua voce, anche se sappiamo che è presente. Nell’ultimo capitolo conosciamo la storia di Natasha, raccontata da un’altra donna ancora. Sono tutte donne molto diverse tra loro, come dimostrano le loro origini, professioni, età, estrazione sociale e linguaggio.Nessuno come Marcela Serrano parla di donne, conoscendole nel profondo, non nascondendo i punti deboli, le fragilità e gli stessi difetti di alcune e i meriti i punti di forza di altre. E questa volta ha deciso di farlo attraverso questi monologhi, con tutti gli ingredienti dell’attualità sulla questione femminile, dai problemi di chi è gay, alla donna indipendente che ha deciso di vivere da sola e senza uomini scegliendo un cane come convivente, fino alla donna di altri tempi, delicata e fragile che accetta un ruolo subalterno. Ma già in altri romanzi, la scrittrice ha dimostrato che le tipologie femminili sono infinite, per cui non bisogna cadere nel tranello della facile schematizzazione.

Come sempre Serrano utilizza un linguaggio chiaro ed espressivo, i suoi personaggi sono sempre approfonditi dal punto di vista psicologico, con la capacità empatica di una scrittrice che riesce ad assumere diversi punti di vista. La narrazione cambia a seconda del personaggio, come se l’autrice recitasse una parte, quella del personaggio a cui dà voce in quel momento.

La donna al centro del mondo insomma, o almeno di questo romanzo nel quale, Marcela Serrano richiama il sesso debole ad un imperativo di amore: amarsi prima di tutto, ricominciare a volersi bene, prima di definirsi in qualche ruolo imposto troppo spesso da una società al maschile. E il primo passo da fare, è proprio quello di raccontarsi per prendere consapevolezza e condividere con altri il proprio percorso e le proprie difficoltà. Sentendosi meno sole e quindi pronte a ricominciare, dall’imperativo, appunto, del volersi bene.

Bianca Folino



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