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Quando manca il confronto

Creato il 23 febbraio 2013 da Linedrive @luciapalmerini

di LUCIA PALMERINI

Anche stavolta non si è svolto nessun confronto tra i leader politici, ed anche stavolta si è persa un’occasione per mostrare che contano i contenuti, che il dialogo ed il confronto costruttivo è possibile.

È giusto sottolineare però che i vari candidati si sono messi in gioco, hanno partecipato a dibattiti televisivi, radiofonici, e sul web, hanno risposto a domande e si sono confrontati con esponenti di partiti avversari. Tutti eccetto un partito, quello di Grillo, ovvero il Movimento 5 Stelle.

I candidati del Movimento di Grillo non hanno risposto a nessuna domanda, non si sono confrontati con nessuno e non hanno partecipato a nessun dibattito. Non solo, ma avrebbero voluto tenere lontana la stampa da Piazza San Giovanni, scordandosi che la parola democrazia che tante volte citano significa anche libertà di espressione, di pensiero e di parola, e che solo nelle dittature la stampa non può svolgere il proprio lavoro liberamente.

Se da un lato Grillo va ringraziato per aver dato nuova vita alla politica, per aver portato la passione tra la gente e coinvolto sia giovani che anziani, dall’altro non si può non sottolineare la totale mancanza di contradittorio che lo paragona solo con le peggiori dittature.

Inoltre bisogna ricordare che i candidati del Movimento 5 Stelle sono stati selezionati sul web, escludendo buona parte della popolazione che non ha accesso ad internet. Così capita che la capolista alla camera per il Lazio abbia ricevuto 390 voti, che sono meno degli amici su Facebook di chiunque sia iscritto a Facebook. Ed il video di presentazione parla da solo.



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