Ho passato gli ultimi giorni in Sicilia per lavorare con un amico e collega che si occupa di formazione in discipline corporee... e una delle cose che fa è quella formare operatori nelle discipline bionaturali: Shiatsu, Ayurveda... vari tipi di massaggi. Come faccio spesso, ho unito il lavoro (ero li per un progetto a cui stiamo lavorando insieme) con l'occasione di passare del tempo con lui ed il suo gruppo di allievi.
In una delle pause di lavoro mi capita di parlare con uno dei suoi allievi del corso di Shiatsu... uno studente bravo... che comunque studia questa disciplina da 4 o 5 anni e che sarebbe perfettamente in grado di lavorare e di farsi pagare per un suo trattamento... e gli chiedo se già ha trasformato in lavoro quello che ha imparato. E lui mi mi risponde con: 'Non ancora, non sono ancora pronto' E questa è una risposta assolutamente tipica. C'è un errore che di solito le persone fanno..soprattutto le persone che vogliono migliorare professionalmente.. ed è quello di pensare che... un giorno saranno pronti e le cose cambieranno.Pensano che ci sarà un momento preciso, un prima ed un dopo, in cui saranno 'pronti' e diversi in qualche modo radicalmente profondo, e potranno guadagnare di più, avere un lavoro, una vita e relazioni migliori. Voglio dirtelo, questo momento non ci sarà mai. Ed allo stesso tempo questo momento è adesso.Il gioco è quello di... giocare con il momento presente mentre sei in una posizione... in un modo di essere in cui tutto è possibile per te. Smetti di aspettare per il giorno in cui sarai pronto, in cui avrai l'abilità di avere tutti i clienti che vorrai, in cui otterrai risultati straordinari senza sforzo. E smetti di aspettare perchè questo giorno è adesso. Non c'è una linearità in questo tipo di transizioni. Non c'è un progresso misurabile e continuo in cui oggi sei qui e domani sei un pò più avanti, fino a quando sarai pronto. Ci sono certi salti che non avvengono in maniera discreta... ci sono cose per cui non sarai mai pronto. Fino a DOPO il momento che le hai fatte. E un attimo prima non sapevi che saresti riuscito a farle.Ed una delle caratteristiche delle persone che ottengono risultati straordinari è questa: non sanno quello che fanno fino al momento in cui lo fanno. Da questo punto di vista, definisco i risultati che le persone ottengono essere qualcosa di 'emergente'... fino ad un attimo prima non esistevano e appartenevano alla pura potenzialità e un attimo dopo sono li. E questo è banale per chiunque tenga dei concerti, o lavori in un circo... o faccia l'acrobata. O reciti in teatro.Ogni sera è pagato per generare una performance che ci si aspetta da lui su una base assolutamente statistica: l'ha fatto la sera prima lo rifarà anche stasera.Ma questa è un'illusione. Ogni sera ri-crea da zero qualcosa che ancora non esiste. Che non è detto sarà uguale a quella precedente... e fino a quel momento... semplicemente non esiste. E che non è detto ci sarà. Ed in realtà l'allievo del mio amico avrà sarà pronto per avere il suo primo cliente solo quando avrà il suo primo cliente. Non un attimo prima. Solo allora saprà come si fa ad averlo. Prima potrà solo immaginarlo, o supporlo.Questo è il paradosso della performance. Che richiede una abilità speciale: quella di saper sostenere la tensione che deriva dal muoversi in uno spazio ignoto. Questo è fare qualsiasi lavoro come un artista. Come un funambolo. Sai che ogni passo che fai è quello giusto SOLO dopo che lo hai fatto. E questo è esattamente quello che imparerai nel corso Introduzione al ReSonance del 28 gennaio: muoverti con la leggerezza di un funambolo... e con la fiducia che hai solo quando sai che da quello fai dipende la tua vita. Essere pienamente te stesso, con tutte le tue risorse.Magazine Formazione / Istruzione
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