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Quando Schäuble chiamava Aiuti Economici i soldi dati a strozzo.

Creato il 20 agosto 2015 da Postik @postikitalia

Quando Schäuble chiamava Aiuti Economici i soldi dati a strozzo.

Approvato dal Bundestag il terzo piano di aiuti per la Grecia. Un affarone! 86 miliardi di euro a condizioni proibitive per far sì che Atene si rimetta in sesto. Proprio come i due “salvataggi” precedenti.

Intanto la Grecia continua svendere. Ora è la volta degli aeroporti principali: gli scali di Salonicco, Corfù, Cefalonia, Zante, Aktion, Kavala, Rodi, Kos, Samos, Mytilini, Mykonos, e Skiathos, Santorini e Chania (isola di Creta) praticamente regalati alla società tedesca dell’Assia Fraport per 1,23 miliardi di euro. “Un prezzo da dumping”, ha dichiarato ironicamente alla Merkel e compari il leader della sinistra Gregor Gysi nel suo intervento in parlamento. In pratica con lo “spacchettamento” della Grecia si fanno grossi affari. Tutto a prezzi stracciati, anche inferiori ai costi di produzione.

La Germania però ha già lavorato di fino negli anni passati acquisendo la maggioranza delle azioni della società telefonica Ote con Deutsche Telekom; ma lo smembramento delle risorse greche è solo all’inizio.

Tante, tantissime sono le infrastrutture e società messe in vendita a prezzo di realizzo: i porti del Pireo e di Salonicco fanno gola ai cinesi della Cosco ma anche ai Danesi della Maersk, mentre la Russian Railways lancia offerte per le linee ferroviarie elleniche Rosco e TrainOse. Il Qatar invece si accontenterebbe – per ora – del vecchio scalo ateniese di Hellinikon per farci degli hotel extralusso.

Nel 2010 si ipotizzò che col sistema della “svendita” la Grecia potesse realizzare circa 50 miliardi di euro ma alla fine si è arrivati a racimolare poco meno di 8 miliardi, ma questi numeri fallimentari non hanno fermato il geniale Schäuble, che ieri al Bundestag ha testualmente dichiarato: “Sarebbe irresponsabile non usare la chance di un nuovo inizio”. Ci evolviamo, prima esistevano solo gli scienziati pazzi, ora il seme della follia germoglia ovunque!

Per il ministro delle finanze tedesco usare lo stesso fallimentare metodo degli anni passati per far uscire la Grecia dalla palude sarebbe “la chance di un nuovo inizio”. Sarà stato  forse proprio Schäuble il prof di economia del Trota?

Diciamo che è mediaticamente fuorviante definire gli 86 miliardi per la Grecia degli aiuti; gli aiuti non generano asservimenti economici e debiti infiniti. Ma vediamo nel dettaglio cosa il governo Greco dovrà fare per avere questi soldi, soldi che i greci non vedranno mai, è inutile ricordare che neanche un centesimo andrà nelle tasche dei cittadini greci.

La prima tranche di aiuti sarà di 16 miliardi di euro; di questi 13 serviranno per iniziare a sanare i debiti e finanziare il bilancio. I restanti tre miliardi saranno erogati entro novembre, ma solo se saranno soddisfatte determinate condizioni di bilancio e se saranno attuate riforme prioritarie (di queste priorità si ignorano le condizioni). In pratica una montagna di soldi prestati per sanare debiti facendo altri debiti. Una genialata! Non è un caso che le previsioni più ottimistiche vedranno un pallido segno più per la Grecia solo nel 2030.

Il secondo pacchetto di aiuti (sempre se i greci fanno i bravi) sarà di 10 miliardi di euro, che verranno utilizzati per ricapitalizzare – o più probabilmente liquidare – le banche Greche. Questo fondo non andrà direttamente alla Grecia ma sarà controllato dall’ Esm che di volta in volta stabilirà quando e quanto sborsare. Mica sono soldi greci? Sono soldi del fondo Salva Stati e il governo Tsipras potrà solo osservare, salassare e ringraziare!

I sessanta miliardi rimanenti, da elargire entro il 2018, sono invece vincolati dai compiti a casa che la Grecia dovrà fare.

Per avere il resto del prestito Atene dovrà mettere  mano a riforme strutturali: risanamento del bilancio, riforma della pubblica amministrazione, rifinanziamento del debito, creazione di ammortizzatori di liquidità e riattivare la ripresa economica.

Dunque, se da un lato si chiede alla Grecia di crescere e creare crescita, di riformare tutta la sua pubblica amministrazione, nonché di generare addirittura liquidità e investimenti,  dall’altro le viene imposto di fare tutto questo svendendo tutte le proprie risorse  vincolandola oltretutto a sanare tutti i debiti contratti con soldi a sua volta prestati, grazie ai quali ha fatto e farà ulteriori debiti. E tutto questo senza tener conto degli interessi che si sono accumulati e si accumuleranno. Beh se non è una chance imperdibile questa cosa mai può esserlo? Un buco nero degno del più crudele dei cravattari!

Una sorta di resa economica perenne, un guinzaglio finanziario insanabile destinato non solo ad auto-generarsi ma a montare e crescere sempre più.

Proprio lo stesso meccanismo messo in opera per i due salvataggi precedenti; operazioni fallimentari che  hanno prodotto un solo risultato degno di nota: la progressiva, quanto inevitabile, rinuncia di sovranità da parte della Grecia.  Eh sì, Schäuble è proprio il criminale prof di economia del Trota!

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fonte foto: www.griechenwitz.bloog.it


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