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Quando siamo veggenti, e le profezie che si autoavverano

Da Roby

E’ stupefacente pensare e rendersi conto di quanto, a volte, siamo dei veri e propri “veggenti“.
Ogni giorno affrontiamo persone, sensazioni, emozioni positive. Nel mezzo anche eventi e fatti negativi.
Ogni relazione, ogni pensiero che facciamo sugli altri è profondamente influenzato dalle percezioni che abbiamo di loro.
Ti capita ad esempio di aver fissato un appuntamento di lavoro con una persona che tu reputi profondamente antipatica.
Al mattino ti svegli e già cominci a “filmarti” la scena. :cry:
Come sarà, che postura avrà, che timbro di voce, quanto “romperà” etc etc.
E quante volte poi effettivamente l’incontro va esattamente come tu pensavi andasse. La classica “profezia autoavverantesi“.
Ecco il “veggente”. :-D
Se riesci a “staccarti” dal pensiero odioso e antipatico di quella persona e se riesci a renderti conto che in realtà sei tu stesso ad esserti creato una foto “negativa” di quella persona, ecco che cominci a risolvere il problema.
Spesso la “foto negativa” di cui sopra, incrementata da pensieri su pensieri, fantasticherie su fantasticherie, comporta tutta una serie di comportamenti inconsci che poi fanno in modo che l’altra persona (quella antipatica) si atteggi proprio come tu ti aspettavi.
Mi rendo conto che non è semplice comprendere appieno e focalizzare questo pensiero. Ma è essenziale per iniziare il processo di cambiamento.
Se ce la fai, e non ci son dubbi su questo,  puoi iniziare a lavorare su di te e a modificare l’immagine mentale che hai di quella persona…e come di quella persona, di tutte le altre che tu percepisci come negative.

I risultati, almeno a me è capitato così, sono veramente sorprendenti.
Le relazioni, tutte le relazioni ne subiscono una enorme influenza positiva.

Gli stati d’animo positivi che si innescano determinano la trasformazione in positivo della realtà che ti circonda.

In questo senso assume più chiara valenza e forza il detto: “Se vuoi che gli altri cambino, il primo a cambiare devi essere tu


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