… qualcun altro/a gli risponde:
«Allora puoi togliere l’intonaco in salotto che è pieno di umidità, poi gli mettiamo sotto un antimuffa, lo coloriamo di bianco e gli facciamo una cornicetta attorno. Solo una cornicetta e nient’altro»
«Meno male che è “solo”…»
«Cosa?»
«Niente»
«Di che colore la facciamo la cornicetta?»
«Beige. Però io sarei in vacanza.»
«Meglio, così puoi fare subito questi lavori.»
«Questi?»
«Sì, ci sono anche da sistemare i vasi in giardino. E poi oggi non hai fatto niente!»
«Ho letto»
«Capirai che fatica!»
«Ma scherzi. Introduzione alla filosofia giapponese. Buddhismo “misterico” Tendai e Shingon, neoconfucianesimo, kami-shin, nenbutsu, jiriki e tariki, tutti i testi indiani presi a fondamento a cominciare dal Saddharmapundarīka sūtra, testo base della scuola Fa hua (Hōkke in giapponese), zen, zazen e l’opera di Dōgen… e potrei continuare ancora! Tu non sai la difficoltà di cercare di capire la filosofia giapponese!»
«Vabbè senti. Dobbiamo togliere l’intonaco. Domani. Oggi ti sei riposato»
«Non mi sono riposato. Ho letto un libro di non facile lettura e devo ancora finirlo».
[...]
E poi il mare. Che vuol dire portare due lettini. Togliere quelli vecchi. Portarli giù. Intonacare la parete. Montare quelli nuovi. Sistemare, pulire…
Quando uno dice “sono in vacanza”. Forse era meglio che non lo dicesse in maniera così esplicita… forse…
Comunque il muro senza l’intonaco bianco mezzo ammuffito è diventato un bellissimo sfondo per una foto, che vi presento qui sotto.
… e se il muro lo lasciassi così?