Non solo romanziere
Questo è il catalogo (ridotto rispetto alla mostra per ciò che riguarda le immagini ma ricchissimo nei commenti) della mostra che si è tenuta a Napoli, al Comicon di fine aprile 2013. Un libro che parla del Mino Milani legato alle immagini, al fumetto, soprattutto, e a grandi disegnatori. Una mostra che riecheggia quella pavese di qualche anno fa (“Le mani di Mino”), ma che appare molto più ricca e completa. Complice anche questo libro che accompagna le paginate del Corriere dei Piccoli o i ritratti di Tommy River con accurati e spesso molto affettuosi commenti di chi ha scoperto o riscoperto un autore che per molti versi è un gigante della letteratura per ragazzi (ma chi lo conosce sa che lo è anche per grandi) e dell’arte sequenziale [Eisner docet].Insomma, un libro che verrebbe da consigliare a chi ancora non conosce lo scrittore pavese, e che invece colpirà e sarà apprezzato molto molto di più da chi lo ha ben presente o da chi lo ritroverà a distanza di qualche anno dalle sue sceneggiature per il Corrierino. Perché chi lo ha conosciuto allora (magari senza rendersi conto di chi fosse, e semplicemente godendosi le sue storie, i suoi personaggi, i suoi eroi che subito diventavano nostri) lo ritroverà con sorpresa, con meraviglia, con affetto. Scoprendo magari che buona parte dell’immaginario di allora (il Maestro, il dottor Oss!, Tommy River, Martin
il dottor Oss nelle mani di Maladragus
Cooper…) sopravvive anche oggi (molti miei alunni conoscono e amano il soldato di ventura Efrem); rendendosi conto che la produzione di Mino Milani è stata immensa non solo nella letteratura ‘scritta’, ma anche in quella disegnata: accorgendosi che Mino Milani ha fatto lavorare e disegnare i più grandi illustratori del nostro tempo… (non solo d’Italia, del mondo).il giornalista Martin Cooper
Intanto, qui e là, affiora anche la persona, dietro lo scrittore e lo sceneggiatore: quello che si chiudeva nello studio e sfornava una storia dietro l’altra, anche a comando, e tutte erano perfette; quello che salutava tutti al Corriere e tornava ogni giorno nella sua Pavia, in quel Cielo d’oro che ancora fa da sfondo alle sue parole; quello che ha costruito eroi e avventure convincendoci che davvero, da qualche parte, le immagini pennellate da Mario Uggeri nascondessero una persona in carne e ossa; quello che tu giri per Pavia e ti aspetti di vederlo per strada a chiacchierare con Efrem o con Martin Cooper…Un libro-omaggio che vale la pena di avere e di rileggere.