Esistono moltissimi istituti di credito e di banche che erogano prestiti e mutui a seconda delle esigenze del cliente e delle necessità individuali o specifiche per casi particolari.
Un elemento importante da considerare quando si cerca un istituto che possa fornire un prestito, un finanziamento oppure un mutuo si devono tenere sicuramente in considerazione il TAN e TAEG.
Questi due parametri sono fondamentali per garantire di trovare il servizio migliore e che rispecchi le reali necessità. Il TAN è il tasso annuo nominale, quindi indica il tasso di interesse puro che viene successivamente applicato al prestito. In questo modo, maggiore sarà la frequenza delle rate e il valore del TAN, tanto più sarà elevato il tasso reale del finanziamento. Il TAEG invece è il tasso annuo effettivo globale. Questo tasso prende in considerazione gli effettivi periodi in cui si effettuano i rimborsi oltre a tutte le spese accessorie che il debitore deve assolutamente sostenere per pagare il debito. Queste spese comprendono quelle di istruttoria della pratica, quelle di gestione e di incasso oltre all’imposta di bollo. Il TAEG quindi rappresenta un parametro che fornisce un dato sull’effettivo costo del finanziamento.
La scelta del giusto prestito, dal momento che esistono molte sigle che effettuano finanziamenti, quindi deve prendere i parametri essenziali per una corretta valutazione. Un dato da controllare sempre è lo spread, il costo reale, che la banca richiede per concedere il prestito. Lo spread è un dato che viene aggiunto al tasso di interesse, andando in questo modo a definire il costo fisso del finanziamento.
Ovviamente minore sarà lo spread, minori saranno gli interessi che si dovranno restituire. Dal momento che lo spread è un dato che rimane invariato per tutta la durata del finanziamento è importante scegliere un istituto di credito oppure una banca che richieda uno spread inferiore.
Valutati questi fattori e controllato il TAN e il TAEG si deve anche scegliere quale sia la tipologia di prestito che rispecchi le reali esigenze, infatti è possibile valutare mutui a tasso fisso oppure a tasso variabile.
Il tasso variabile è normalmente più basso di quello fisso, però è necessario valutare la differenza fra i due tassi per scegliere al meglio. Infatti per tassi fissi vicini al 5 per cento è consigliabile quello fisso, per valori superiori è preferibile quello variabile.
Ovviamente il tasso fisso è superiore a quello variabile dal momento che essendo immobilizzato deve rendere in maniera superiore all’istituto erogante. Il tasso variabile purtroppo risente molto dell’andamento del mercato, quindi potrebbero verificarsi periodi in cui il tasso variabile sia anche superiore a quello fisso.