Stamane la ragazza sorda che mi è stata assegnata a scuola era assente e quindi pur essendo oggi il giorno in cui veniva un insegnante esperta LIS per spiegarlo ai vari scolari onde farli meglio dialogare e capire la suddetta ragazza, il suo banco vuoto rendeva quasi nullo il motivo della mia presenza.
Ma la fortuna ha voluto che l’insegnante di sostegno mi chiamasse, pensando che fossi bravo ( mistero!) e mi chiedeva se potevo aiutarli in un contesto educativo denominato “ponte” specifico per ragazzi sordi e disabili che effettuano un graduale passaggio dalle medie alle superiori che frequenteranno nel prossimo autunno
Il ragazzo di 15 anni mi ha visto ovviamente come un estraneo e il prof di ruolo che lo accompagnava conosceva discretamente (ma lo dico io eh!) la Lis.
Siamo andati per un laboratorio con la terracotta per favorire la manualità e sentire le superfici e quindi segnare (liscio, ruvido, vaso, grande, rotondo, tavolo, ecc.) tutto ok ma arrivati ai colori il mondo della LIs si è diviso.
Il mio segno per dire “marrone” è fatto con le falangi delle dita (medio e indice) ricurve che battono il mento mentre il suo insegnante metteva il pollice e l’indice intorno al naso come ad indicare la puzza (e mi fermo qui).
Ma allora il colore bianco, per me molto facile da ricordare, che parte dal petto con la mano a forma di “coppa” va in avanti e poi si chiude e quando ho visto che veniva segnato con una mano aperta partire dal mento e sollevarsi in alto , ho pensato che se quel ragazzo mi guardava storto all’inizio poi avrà pensato che ero un tontolone.
Alla fine ho chiesto quali erano i segni che più usavano e un 60% erano comuni.
Ebbene questo ragazzo finite le medie dove hanno fatto un bel lavoro sapendo delle sue menomazioni anche intellettive, comunica con una Lis modesta, personale ma comunica con il suo docente.
Nelle superiori gli spetta ( de legibus sed non rebus certis) le 18 ore di sostegno ma chi sarà il suo sostegno in LIS , quali segni dovrà dimenticare e confuso di nuovo imparare?
Non è opportuno arrivare ad un’unica LIS italiana, valida per tutti, rispettosa del locale, ma solo utilizzata come dialetto?
Invece vedo che gli insegnanti a questa domanda…avvicinano orizzontalmente gli indici ( che vuol dire è uguale, è lo stesso), siete proprio sicuri?