E’ di questi ultimi tempi estivi, la navetta tra Camera e Senato del disegno di legge “Norme per lo Sviluppo degli Spazi Verdi Urbani”: approvato dal Senato, modificato dalla Camera e nuovamente modificato al Senato, però in senso penalizzante laddove – agli ex- commi 2 e 7 dell’art. 7 del testo approvato dalla Camera – sono state depennate “le disposizioni volte al risparmio del suolo e alla salvaguardia delle aree comunali, nonchè misure per favorire gli interventi di progettazione, esecuzione e manutenzione di coperture a verde, pareti rinverdite, giardini, pensili” etc.
Questo disegno di legge vuole altresì aggiornare la legge 113 del 1992 circa l’ “Obbligo per il comune di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato, a seguito della registrazione anagrafica” (Legge pubblicata nella Gazzetta Ufficiale italiana n. 40 del 18 febbraio 1992).
La questione degli alberi in Firenze è annosa, lunga, e soprattutto non ha mai colpito la sensibilità dell’amministrazione e del suo Sindaco.
L’ultimo in questione, Matteo Renzi, ha ammesso la sua scarsa sensibilità ambientale: “Non sono mai stato particolarmente attento o sensibile alle questioni ambientali”, nonostante la sua formazione scoutistica… Beh, certi valori non sempre attecchiscono e comunque sono variabili a seconda delle opportunità politiche…
Già nel 2007 c’era stata un’interpellanza da parte delle opposizioni in consiglio comunale che accusarono l’allora Giunta di aver disatteso la legge domandandosi “quanti finanziamenti ex-L.113/92 sono stati acquisiti dalla amministrazione e come sono stati utilizzati”, quando poi, parallelamente, circa cinque anni fa, il vicino Comune di Campi Bisenzio aveva piantumato 6000 esssenze arboree.
Domandiamo che in forza del testo di legge in esame in Parlamento, anche i Comuni, come quello di Firenze, rilancino una politica ambientale, tra l’altro di mitigazione micro-climatica in aree urbane, e non solo di valenza estetica o d’arredo urbano, che veda l’incremento degli spazi a verde.
Ricordiamo che ai sensi della su citata Legge Rutelli, all’art. 3. si afferma che ” I comuni che non dispongano di aree idonee per la messa a dimora delle piante possono fare ricorso, nel quadro della pianificazione urbanistica, all’utilizzazione, mediante concessione, di aree appartenenti al demanio dello Stato, a tal fine eventualmente utilizzando i fondi assegnati annualmente a ciascuna regione ai sensi dell’articolo 4″ Tali aree non possono comunque essere successivamente destinate a funzione diversa da quella di verde pubblico”.
Ricordiamo che stante ai dati anagrafici del Comune di Firenze, nel solo lasso di tempo dal 2002 al 2010, cioè a 10 anni dalla legge in questione, i nati residenti in Firenze sono stati all’incirca poco meno di 28.000, per un numero equivalente di potenziali nuovi alberi ed aree a verde mai piantumati.
Le leggi per fare ci sono, manca come al solito la volontà di applicarle.
A proposito….Quanti alberi in Firenze ? Circa 40.000 nei viali e nei giardini (censimento del 2004).
Riferimenti:
Matteo Renzi: “Fuori”, edizioni Rizzoli, pag. 72.
VIII Commissione Permanente Ambiente, Camera Deputati, 18 aprile 2012
“Un albero per ogni neonato. Bosi (FI): “Che fine ha fatto questa legge? A Firenze viene applicata?”- del 23/07/2007, comunicato stampa Comune di Firenze
Testo della Legge 113/1992