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Quanto ti ferisce un insulto sul lavoro? Fregatene e vai avanti

Creato il 19 settembre 2011 da Piccolosocrate @piccolosocrate

È sera inoltrata sull’aereoporto di Orio al Serio (Bergamo) l’aereo Ryan delle 22.15 per Roma Ciampino porta ritardo di due ore. Comincia l’accanimento contro le due hostess di terra al gate 12.

Quanto ti ferisce un insulto sul lavoro? Fregatene e vai avanti

Almeno centocinquanta persone s’innvervosiscono e qualcuno sbotta contro le hostess. Poco dopo, la mora viene abbandonata dalla collega bionda e rimane da sola a subire gli insulti dei passeggeri in attesa più imbecilli.

COLLEGHI NON SOLIDALI

Punto primo: non mi è piaciuto l’abbandono. In una situazione delicata, non lascio un collega (per di più donna) in balia di una situazione delicata. Anche non fosse possibile condividere per motivi di orario, meglio sarebbe restare uniti il più possibile mentre si subisce l’insulto.

RAPPORTI COL PUBBLICO

Il cliente paga ed ha ragione. Il cliente ha ragione, se è educato. L’azienda – però – non deve approfittarsene e mettere in atto comportamenti scorretti contro il cliente. Nessuno chiedeva i moduli per i rimborsi del volo low cost, tutti volevano soltanto essere informati ed evitare di esser rinchiusi nel vano scale tra l’imbarco e l’aereo. Situazione delicata, perché gli ordini venivano dall’alto.

LAMENTARSI CON LE OFFESE

Insomma solita situazione bollente, all’italiana per dirla tutta: il tipico momento in cui i nervi a fior di pelle abbassano il limite di tolleranza. Le donne cominciano con le affermazioni acide, gli uomini con le combutte da mormone, mentre i peggiori si esercitano con le “orazioni offensive” vere e proprie pubbliche proclamazioni ad incertam personam. Immancabile il coglione del “lo diciamo su tutti i giornali” e fa il video col telefonino, non sapendo nemmeno a quali problemi legali si butta in mezzo.

UMILIATA, INSULTATA SUL LAVORO

La professionalità è finita sotto ai piedi ben presto. Era diventata il parafulmine di tutti i problemi dello scalo milanese di Orio al Serio. È scoppiata in lacrime, nervi a pezzi mentre continuava a fare il suo lavoro. Perché arrivare a tutto questo? Non so’ dire cosa provasse, ma meccanicamente piangendo come una fontana chiedeva scusa per responsabilità non sue e continuava a strappare le carte d’imbarco dei passeggeri e ad assicurare che il volo sarebbe atterrato a Ciampino.

Perché tutto questo??
Le ho dato una pacca sulla spalla e le ho detto “dai, son tutti cretini”.
La madre di tutti gli imbecilli è sempre incinta.


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