Magazine Diario personale

Quasi un sentire.

Creato il 09 novembre 2013 da Bellatrix74

virginia-w E invece no. Un forte credere. Più combattivo del camminare sul cemento con i piedi cosparsi di pece. Più duro del cuore, quando il cuore diventa un sasso. Più giovane del vino ancora nella botte e per questo vivace, vivo, vivido, vivente. Tenace come un male che nessuno vuole. Limpido al punto da non essere visibile all’occhio disattento. Luminoso e tronfio ma cupo nel profondo come un anima rivoltata su se stessa, messa all’incontrario con le cuciture sbagliate in vista. Sola. Solo. Solitudine del salire le scale al verso contrario. Disappunto del vicinato e sussurro continuo come fosse pioggia. Seppur asciutto nei sentimenti e di sentimento. Crudele e incapace di prudenza. Vincitore infine sulla pazienza, sul convivio, sulla sua morte e sul silenzio. Ma in quel momento solo silenzio c’è al suo cospetto e ancora silenzio tutt’intorno, nel vorticoso e rivoltante odore della supremazia innata di questo modo d’essere, marcio, violento, compromesso eppure magnifico. Solo un piccolo, microscopico ricordo di quel che s’era sperato di dare, di imparare , di concedere. Fallito il tentativo di circoscrivere, irrompe naturale e tutto distrugge. Solo la facoltà, in un istante, di poter salvare chi è accanto e non comprende. Via. E’ un gioco privato la vita. Non so dire come e se lo sia quella altrui, ma la mia, di certo. Miei i sassi. Mie le tasche. Mia la corrente. E ovunque mi porti, che io sia corpo leggero e senza resistenza alcuna, perché sola. E non c’è altro. Solo questo.


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