GUEST POST DI LUIGI MIANO
La crisi, le crisi ci stanno mettendo di fronte ad una strada obbligata:
quella del cambiamento.
E’ una parola che fa tremare le vene dei polsi a moltissimi.
Eppure oggi accadono eventi nelle nostre vite che ci costringono a cambiare. Può essere la perdita del posto di lavoro, problemi finanziari, nuove abitudini di consumo. Possono essere eventi stressanti, a volte anche gravi.
Ti chiedo:
negli ultimi 12 o 24 mesi ti è successo qualcosa che ti ha messo di fronte al cambiamento?
Di solito quando pongo questa domanda la maggioranza risponde affermativamente.
Io stesso negli ultimi 12 mesi ho deciso di cambiare molte cose della mia vita.
E sono state tutte decisioni sagge e con i tempi giusti.
In alcuni casi ho deciso di cambiare prima ancora che eventi esterni mi travolgessero. In alcuni casi bisogna affidarsi alle proprie intuizioni.
Voglio darti una notizia che non so quanto ti farà piacere: nulla sarà più come prima.
E sto parlando di tutto ciò che accade all’esterno di noi. Eventi sociali, economici, politici e climatici. Tutto è in fase di riassetto.
Pensi che cambiando tutto fuori di noi potremo rimanere sempre uguali a noi stessi?
La risposta è ovvia.
Il problema più grave con cui ci scontriamo è quello della resistenza al cambiamento.
Faremmo i salti mortali pur di rimanere come siamo sempre stati.
Ma è pura illusione perché noi siamo fatti di cambiamento e cambiamo in continuazione.
Sarebbe allora soluzione saggia indirizzare il nostro cambiamento interiore verso direzioni che ci rendano la vita meno complicata e perché no felice. Potrai commentare:
una parola e come si fa?
Questa è la nostra area di sicurezza che costituisce una vera e propria prigione.
Immaginala come se fosse una bolla le cui pareti elastiche non ti permettono di uscirne fuori.
Una sorta di grembo materno in cui ci sentiamo al sicuro, coccolati, al caldo.
Non ci accorgiamo, non ti accorgi che quella è la tua cella in cui tutto ciò che potresti essere viene annientato.
I tuoi sogni, i tuoi talenti, la missione su questa terra.
Ogni tanto ci capita di fare capolino ma la rimettiamo subito dentro la bolla.
Fuori c’è aria di cambiamento, che paura! Tutto ciò che è conosciuto rientra nella
zona del bradipo: persone, luoghi, lavoro, famiglia etc. Tutto ciò che è sconosciuto è territorio pericoloso.
Eppure cominciare ad allargare i confini della bolla coincide con la nostra evoluzione e con il cambiamento tanto temuto.
Dobbiamo essere pronti ad affrontare il disagio di andare incontro ad eventi e situazioni nuove.
All’inizio sarà dura per mancanza di abitudine e poi potrà divenire uno stile di vita. Non si diventa giganti senza passare attraverso il disagio dell’ignoto.
Prendi ora l’impegno di cominciare a fare cose che non hai mai sperimentate.
Impegnati a portarle a termine.
Vuoi qualche esempio: scrivere un libro, aprire un blog e scrivere tuoi articoli, contattare persone che ammiri con cui vorresti avere uno scambio, iscriverti ad un corso, cominciare un percorso di coaching.
Il cambiamento inizia dalla decisione di sperimentare nuove strade che sono quelle mai battute.
Sarà proprio questo il primo passo di una meravigliosa avventura che è proprio la tua vita.
GIOVEDI 16
FEBBRAIO ore 21:00
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TUTTO QUELLO CHE NON CI HANNO DETTO SULLA CRISI
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