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Quel monastero è una pinacoteca. E arriva in Italia

Creato il 11 febbraio 2014 da Artesplorando @artesplorando

Quel monastero è una pinacoteca. E arriva in Italia

Caravaggio, San Girolamo penitente

Caravaggio, Rembrandt, Monet, Degas, Chagall, Picasso, Dalì... E' la prima volta che cento capolavori del Monastero benedettino di Montserrat lasciano tutti insieme l'abbazia, arroccata sulle montagne vicino a Barcellona: il santuario dove centinaia di migliaia di pellegrini  vanno ogni anno a venerare la Madonna nera. Quei tesori arrivano in Italia per essere esposti al Forte di Bard, in Valle d'Aosta, dal 30 gennaio al 2 giugno: la mostra Monserrat. Opere maggiori dell'Abbazia, propone lavori d'eccezione solitamente visibili solo arrampicandosi su per quei monti a ridosso dei Pirenei.Il dialogo tra fede e cultura, preghiera e arte è sempre stato nella tradizione benedettina: anche dopo che il Monastero di Monserrat fu raso al suolo e saccheggiato dalle truppe napoleoniche, uno straordinario patrimonio di libri e dipinti tornò ad impreziosire la risorta abbazia. In un susseguirsi di acquisti e donazioni, con momenti clou. Un ben di Dio che fino ai primi Anni 60 rimase chiuso al pubblico, limitandosi a nobilitare lo spirito dei monaci: la pinacoteca si apriva solo agli studiosi, su richiesta. Nel '62 si inaugurò un vero museo , ai margini della vita monastica. Che in breve divenne il fiore all'occhiello di Monserrat, insieme alla famosa Escolania, una delle scuole di musica più antiche d'Europa: il suo coro di voci bianche risale al XIV secolo.Per info: www.fortedibard.it

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