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Quell’incredibile passione per Lolita

Creato il 23 aprile 2012 da Massimoconsorti @massimoconsorti

Quell’incredibile passione per Lolita. A Silvio, Nabokov fa un baffo.

Sue Lyon. La Lolita di Kubrick

Meglio di James Mason e di JeremyIrons messi assieme, Silvio è l’unico che abbiaincarnato il personaggio del professor Humbert Humbert cogliendone l’essenza. Diciamolo, Karima El Mahrough, non ha nulla a che spartire né con Sue Lyon né con Dominique Swain, così bionde, dolci e tenere da somigliare più a Noemi Letizia che non alla minorenne marocchina, ma evidentemente la fresca nipotina (per legge dello stato) di Mubarak aveva, ed ha, altre frecce al suo arco rispetto alle diafane interpreti dei film di Kubrick e Lyne. Rese pubbliche le intercettazioni telefoniche avvenute nel periodo in cui scoppiò lo scandalo, è emerso il puttanaio inverecondo e un po’ volgare, nel quale il vostro presidente del consiglio galleggiava sornione come uno sceicco in preda a un irrefrenabile attacco di adolescenziale arrapamento, solo che ad essere adolescenti erano le sue “vittime”. Ruby dice al padre e alle amiche: “Silvio mi paga per tacere, mi ha detto di passare per pazza, ha detto che mi da quanti soldi voglio. È pazzo di me e il problema di questo processo è che sono minorenne e che frequento Berlusconi da un anno”. Fatti quattro conti, dato per appurato che all’epoca delle intercettazioni Ruby aveva diciassette anni, dobbiamo presumere che quando è iniziata la frequentazione con Over The Topa, ne avesse sedici, meno delle sue due figlie. E che siccome il rapporto con Silvio non era nato da un innamoramento da carisma ma da versamenti di contanti, il reato di induzione alla prostituzione minorile ci sta tutto. Ruby potrà smentire in aula le sue telefonate? Potrà anche succedere ma più che per pazza correrebbe il rischio di passare per quella che effettivamente è, una testimone pagata per mentire proprio come le gemelline tutto pepe De Vivo, quelle con il padre che si pigliava diecimila euro di rimborso benzina dai versamenti di Berlusconi. Ma il conto che Ruby ha presentato a Silvio è un po’ diverso da quello delle gemelle che, a quanto pare, si sono accontentate di qualche centinaio di migliaia di euro. Al suo amico siciliano Sergio, che dopo lo scandalo preferisce defilarsi, Ruby dice altelefono: “Sto a casa di Lele (Mora, nda). Con il mio avvocato stiamo vedendo come devo comportarmi ma alla fine mi farò passare per pazza, racconterò cazzate. A Silvio abbiamo chiesto 5 milioni di euro e lui ha accettato”. Il “drago”, secondo la definizione della moglie e non nostra (purtroppo), non bada a spese. Sa che le accuse potrebbero essere pesanti e che arrivati al processo, i pm tirerebbero fuori tutte le prove raccolte fino a quel momento e che stanno continuando a raccogliere completamente ignorati da Ruby che parla al telefono non sapendo di essere intercettata. Accertato che Ruby non era solo una ragazza in difficoltà alla quale dare una mano (si è pure capito da infilare dove), ai legali dell’ex premier restava da smontare l’altra accusa, quella di aver organizzato cene ad alto potenziale sessual-erotico nella cantinetta della villa di Arcore. Allora, con i mesi, le confessioni di Silvio si sono andate via via modificando. Partito definendo le serate “cene eleganti”, ha ammesso che qualche divertissement c’era, che la ex discoteca dei suoi figli era stata trasformata nella sala della lap-dance con tanto di palo, e che gli spettacoli di spogliarello avvenivano sul serio, solo che non era un semplice svestirsi ma un vero e proprio, francesissimo “burlesque” per il quale le donzelle adoperavano abiti regalati al Nano Bifronte dal suo amicone Muhammar Gheddafi. Colto dalla solita enfasi oratoria, smentendo di aver fatto vestire le sue ospiti da suore, poliziotte e infermiere, Silvio ha confessato di aver fatto ricorso al travestimento di Ronaldinho proprio per dimostrare che quelli erano solo spettacoli di trasformismo e nulla più. Ma chissà che il fatto non celi altre magnifiche perversioni del vostro ex number one. Volendo fare una sintesi estrema di quanto sta accadendo al tribunale di Milano, potremmo direche per Silvio sono cazzi, anche se l’esito del processo è strettamente legato al contratto stipulato con il Professore quando ha lasciato Palazzo Chigi
Una notizia che non c’entra nulla. Abbiamo saputo che molti prefetti hanno proibito manifestazioni politiche per il 25 aprile. Tutti sanno che i partigiani dell’Anpi erano boy scout che aiutavano i fascisti e i nazisti ad attraversare la strada, per cui dare valore “politico” al 25 aprile significherebbe, per i prefetti di cui sopra, modificare il senso della Storia, far passare volontari del sociale per pericolosi agit-prop filo comunisti rivoluzionari. Abbiamo sempre pensato che il revisionismo berlusconiano qualche danno lo aveva fatto ma non avremmo mai immaginato che i prefetti ne sarebbero diventati i guardiani. Al Professore, e al suo ministro dell’Interno, evidentemente sta tutto bene. A lui, reduce della Triplice Rockfeller, interessa solo la tecnocrazia, la politica è roba per sfigati.


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