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Quell’inevitabile depressione post terremoto

Creato il 12 maggio 2014 da Margheritapugliese

Terremoto, quante ferite ha lasciato nella nostra testa? Davvero non siamo più quelli di prima e la serenità è perduta per sempre? A due anni da quegli orribili giorni del 2012 si traccia un primo bilancio degli effetti che questo drammatico evento naturale ha portato sulla nostra psiche, analizzando in particolare quello che è accaduto tra gli anziani. E si scopre che sì, effetti ce ne sono ancora perchè a oggi si registra un aumento del 30% del numero di pazienti dementi e  un incremento del 40% delle patologie psichiatriche, dall’ansia alla insonnia alla depressione.

I dati emergono dal convegno internazionale promosso dal circolo medico “Merighi” che si è svolto venerdì scorso a Medolla e intitolato “Lo stress da malattia o eventi naturali nelle persone anziane”.

Nel corso del meeting ,introdotto dal dottor Borelli, si è parlato di depressione in seguito ad insulti vascolari cerebrali o eventi naturali come il sisma. Il convegno ha visto la presenza  di Mirco Neri, Gabriele Greco, Andrea Fabbo, e ha avuto come relatori due scienziati di calibro internazionale: il dottor George Alexopoulos, del New York Presbiterian Hospital ed il professor Yori Gidron docente alla Free University of Brusells,Bruxelles.

Greco in apertura ha ricordato come il tema depressione in chi ha avuto ictus sia un tema reale e portando i dati della Neurologia di Carpi che dirige significa sui 300 pazienti ricoverati in un anno oltre un centinaio soffre di depressione. Dopo un ictus , in USA come ha ricordato Alexopulos, fra depressione maggiore e minore si supera il 45°% si evidenzia che entro i primi 3 mesi nel 31% ,entro i 12 mesi nel 16% et entro 3 anni nel 29% .

Nel corso dell’interessante meeting è stato sottolineato che il sisma del maggio 2012 è stato un stress drammatico che ha colpito molto le persone anziane che hanno visto crollare la loro casa che si erano costruiti con tanto sacrificio; numerosi medici di famiglia hanno registrato nei primi 3 mesi dopo il sisma un numero di morti equivalente a quello che si ha nell’arco di un anno intero.

E’ aumentato purtroppo del 30%, a due anni dalle scosse del maggio 2012, il numero dei pazienti dementi e si è registrato un incremento del 40% delle patologie psichiatriche, dall’ansia alla insonnia alla depressione.


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