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quella brutta abitudine della PSICOLOGIZZAZIONE

Creato il 23 febbraio 2012 da Mente Libera

quella brutta abitudine della PSICOLOGIZZAZIONE

quella brutta abitudine della PSICOLOGIZZAZIONE:

Cosa vuol dire Psicologizzare ?
Significa prendere in considerazione un’informazione o un’esperienza e sottoporla indiscriminatamente (cioè alla rinfusa, senza criteri validi) al superficiale vaglio dei propri pensieri o delle proprie impressioni .

Il termine si riferisce alla tendenza comune con cui ognuno di noi cerca di descrivere , spiegare o prevedere una situazione, un fatto, un comportamento qualsiasi.

Il problema di questa tendenza sta nel fatto che la gente non si cura di osservare l’esperienza in sé, quanto piuttosto le impressioni che le si sono stampate nella psiche, creando una specie di setaccio reticolato con cui filtra tutti i dati [esterni ed interni].

L’aspetto debilitante sta nell’incapacità di rendersi conto che tale filtro psicologico viene applicato costantemente, senza rendersene conto, in ogni ambito e circostanza quotidiana; provocando una reazione a catena di parole, giudizi, valutazioni,  “commenti” privi di un vero significato e indirizzati verso soggetti / oggetti inconsistenti…

In pratica la psicologizzazione genera una serie di futili espressioni (nate per aumentare l’importanza personale e per far vedere agli altri che “io sono una persona di sapere”) che non hanno alcuna valenza – né intrinseca né estrinseca.

Purtroppo è proprio con queste espressioni superficiali che la maggior parte delle persone si riempie il cervello e la bocca… Dimostrando appunto la propria mancanza di spessore e l’inconsistenza dell’individuo saccente che vuole far bella mostra del suo “pseudo-io”.

Visto che siamo su internet , quale miglior esempio di questa tendenza possiamo portare se non quella degli opinionisti abituè e degli indefessi commentatori che popolano questo villaggio di scemenza globale ?

Lasciare una sterile scritta sulle bacheche di facebook , twitter o un forum qualunque  è il sintomo più evidente della psicologizzazione virtuale di massa, dunque faccio senza addentrarmi ulteriormente sulle caratteristiche degli utenti di internet… Credo che chiunque di noi – per esperienza – si sia fatto un’idea su tale questione.

Conclusione:
in qualunque ambiente vi troviate (reale o virtuale) rendetevi conto del pesante stato di psicologizzazione in cui si trova la vostra mente o gli interlocutori con cui state vaneggiando.

(Zewale Rovesta)

Ps.
visto che i porci si alimentano di sterili impressioni, invece di nutrirli – e nutrire voi stessi – con le vostre sterili psicologizzazioni, cercate di rintracciare delle perle con cui alimentare la vostra anima.
Questo dovrebbe essere l’unico scopo della vostra fragile e brevissima esistenza.

A buon intenditor…

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