Magazine Pari Opportunità

Quella politica che è parte di noi

Da Femminileplurale

Quella politica che è parte di noiDue settimane fa siamo state a Genova, alla scuola di politica organizzata dall’ Unione Donne Italiane. E’ stata la nostra prima esperienza fuori dal virtuale, un’esperienza che ci ha arricchito facendoci toccare con mano il lavoro che molte donne hanno fatto e stanno ancora facendo per i diritti di tutte noi. Abbiamo capito che l’emancipazione non è stata raggiunta, che siamo chiamate, ancora una volta, a difendere ciò che abbiamo ottenuto. Abbiamo capito che la nostra emancipazione è un passo avanti verso l’emancipazione di tutti coloro che sono discriminati. L’opposizione al potere patriarcale è infatti opposizione a quel potere che discrimina, violenta, sottomette chiunque non sia inglobabile nei suoi schemi. L’opposizione al potere patriarcale è opposizione al razzismo e alla degenerazione che il nostro paese sta vivendo. Infine essa è anche opposizione al capitalismo che si appropria delle vite e dei corpi e li rende inoffensivi. Abbiamo capito che è ora di agire, di uscire, che è passato il tempo in cui la denuncia poteva passare anche solo attraverso un articolo o un post. Riappropriamoci quindi della sfera pubblica, che è nostra.

Le donne dell’Udi ci hanno invitato a scrivere un pezzo sulla nostra esperienza alla scuola, pezzo che è stato pubblicato nel calendario Udi per il 2011. Il calendario lo troverete qui. Questo il pezzo:

“Una vera scuola di politica, così come lo è stata quella organizzata dall’Udi di Genova, deve realizzarsi secondo due direzioni: la trasmissione di saperi e l’apertura verso il futuro. Cosa vuol dire infatti politica? La politica è sia storia che azione, un conglomerato nel quale il passato e il futuro trovano la loro peculiare identità dinamica. Non c’è politica che non sia piena consapevolezza di ciò che è stato, conoscenza del movimento che ci ha portato dove siamo. Ma non c’è politica che non sia anche lo spalancare la porta verso il futuro, che non sia azione propositiva, movimento in avanti.

Affinchè ciò si verifichi è necessario che alla scuola stessa si dia un significato peculiare, un senso che permette all’espressione “scuola di politica” di essere carica di un’espressività che si ripercuote nella politica in quanto tale. La scuola, così, non deve essere solo vuota trasmissione di conoscenze, ma deve realizzarsi primariamente come partecipazione, confronto e anche critica.

Genova è stata tutto questo. È stata un “prender parte” in cui ciascuna ha svolto un ruolo attivo, ruolo che si è concretizzato nel confronto. Un confronto diretto, critico, costruttivo, quindi politico. Se da un lato si è recuperato il senso della lotta delle donne così come si è realizzata nel passato, dall’altro lato si è mostrata la direzione che essa deve svoglere nel futuro.

L’impressione è che il risultato più grande sia stato il convergere di diverse ed eterogenee energie, che hanno saputo comunicare tra loro, che si sono aperte reciprocamente mettendosi a disposizione di ciò che, politicamente, si deve ancora fare. E questo “da farsi” si è presentato immediatamente come “possibile” proprio grazie alla comunanza di intenti, alla voglia di agire e influire sulla realtà del presente, alla consapevolezza che se molto è stato fatto, altrettanto è ancora da farsi. La politica delle donne è un’ urgenza che non ha perso, nel tempo, la sua carica politica di sovvertimento degli schemi di potere. Essa è oggi come ieri una responsabilità di tutte le donne per le donne che verranno.”


Tagged: emancipazione, politica delle donne, Scuola di Politica, Unione donne italiane

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog