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QUELLA VILLA IN FONDO AL PARCO (1988) di Anthony Ascot (Giuliano Carnimeo)

Da Close2me

quella villa in fondo al parcoUn esempio tristemente noto di quello che il cinema di genere italiano divenne sul finire degli anni ‘80, cannibalizzato dalla televisione e vittima di un pressappochismo produttivo evidente.
“Su un’isola dei Caraibi, una modella è uccisa e trovano il suo corpo mangiato dai ratti. La sorella della modella, Terry, giunge sull’isola ed aiutata da uno scrittore di gialli conosciuto all’aeroporto indaga sulla morte della sorella. Nessuno sa che l’assassino è un feroce mutante metà scimmia, metà ratto”
Girato a Santo Domingo con mezzi davvero esigui dal bravo Carnimeo (Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer?, L’insegnante balla… con tutta la classe), sceneggiato da Dardano Sacchetti ed interpretato da presenze cult di una cinematografia giunta al capolinea (Janet Agren, David Warbeck, Eva Grimaldi), Ratman – questo il titolo internazionale del film – gioca al meglio le pochissime carte a sua disposizione, utilizzando alla meno peggio l’esotismo dei paesaggi ed il makeup tradizionale (ma efficace) di Franco Giannini.
A conti fatti, qualche sequenza riuscita e sparute inquadrature dal gusto inusuale denotano un innegabile impegno registico, ma la desolazione del complesso soffoca anche le migliori intenzioni e non resta che apprezzare l’involontaria comicità dei dialoghi e del mostruoso protagonista, Nelson De La Rosa, un freak di 70 cm ritenuto dalla stampa dell’epoca come l’”uomo più piccolo del mondo”.
Meglio ricordare la pellicola per lo splendido nudo integrale della Grimaldi.


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