C’è da essere davvero molto tristi. E anche un pochino arrabbiate.
Impazza e fa tendenza questo “movimento” delle WOMEN AGAINST FEMINISM. Hanno diverse pagine nei social: sono gruppi, comunità con donne che appartengono a varie nazionalità.
Per la cronaca: c’è anche il gruppo delle WHITE WOMEN AGAINST FEMINISM. Probabilmente odiano le femministe, ma anche le donne di altre “razze”.
Fatevi un giretto su Facebook e troverete delle “chicche”: ci sono gruppi anti femminismo creati da uomini a cui brucia un po’ il terreno sotto i piedi e che temono di vedere la moglie-fidanzata-convivente senza grembiulino e guanti di gomma, ci sono quelli creati da donne amanti degli anni Cinquanta che postano foto con gonne a ruota e boccoletti in testa, ci sono quelli con foto di ragazzine che hanno ancora il latte in bocca e si fanno selfie compulsivi con foglietti-proclami di guerra contro il femminismo (perché fa figo, anzi figa).
E mi soffermo su questi ultimi gruppi. Forse perché sono costituiti soprattutto da ragazzine. E la cosa qui diventa preoccupante.
Esempio. Provate a leggere il “proclama” della foto qui sopra: la ragazza sostiene di non aver bisogno del femminismo perché lei ama essere una VERA DONNA. E per lei essere una VERA DONNA significa CUCINARE PER IL SUO UOMO E PULIRE LA CASA. Ha scritto proprio così. E si è fatta fare la foto per sottolineare questa sua natura di VERA DONNA. Solo tornando al focolare domestico si può essere delle VERE DONNE, solo ribadendo il secolare role playing uomo-donna si può affermare la propria appartenenza di genere: sono donna perché amo cucinare e pulire la casa (in caso contrario, non sono una vera donna).
Ma non è finita qui. Nel gruppo di ragazzine con foto e proclami di guerra anti femminismo, impazzano slogan del tipo:
- NON ODIAMO GLI UOMINI
- NON CI SENTIAMO VITTIME
- SOSTENIAMO LA PARITA’ DI GENERE (E NON IL DOMINIO DELLE DONNE).
Non so se ridere o piangere.
Anni di battaglie femministe alle ortiche.
Queste ragazzine credono che il FEMMINISMO SIA UN MOVIMENTO BASATO SULLA MISANDRIA, SUL DOMINIO DELLA DONNA AMAZZONE, SULL’AFFERMAZIONE DI UNA DONNA MASCOLINIZZATA.
E mi sorge un sospetto. Queste ragazzine, per caso, non stanno cercando solo CONSENSI E APPROVAZIONE MASCHILE alla loro sbandierata FEMMINILITA’?
Se così fosse, eccoci di nuovo di fronte al problema dell’auto mortificazione della donna, della sua rinuncia ad essere individuo, della sua accettazione del ruolo predisposto. Così sintetizzabile:
“io, femmina del gruppo sociale (non donna), non ho bisogno di altre femmine che tutelino i miei interessi e diritti, ma solo della protezione e consenso dell’uomo capo branco. Perché IO, DONNA, ESISTO SOLO GRAZIE ALL’UOMO E AL RUOLO CHE LUI MI RICONOSCE.“
Amen.
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CONTATTI 26 luglio 2014: 37.461
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