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Quelli che possedevano il cavallo, oh yes…

Creato il 30 aprile 2012 da Indian

Lezioni condivise 64 – Nobiltà e società spagnola postgotica

   Ancora un incontro con la nobiltà, questa volta con quella spagnola, erede di quella visigota e figlia della reconquista.
   Ci sono delle categorie di cui si diffida naturalmente per essersi fatte durante la storia passata o recente una cattiva nomea (politicanti, militari, polizia, preti, economisti, capitalisti, americani, e via dicendo) almeno tra chi è abituato da sempre a guardare il mondo senza paraocchi; ci mettiamo anche la cosiddetta nobiltà, sempre con i pochi e dovuti distinguo.
   La nobiltà spagnola, tuttavia, non è fine a se stessa, ha avuto un senso storico, il cui alone ormai leggendario limita l’iniquità della sua essenza sociale non egualitaria, ma che osserviamo necessariamente con il dovuto distacco espositivo.
   Con il regno visigoto di Spagna ormai diventato Al Andalus in seguito all’occupazione  arabo/magrebina, quel che rimaneva dell’antico popolo venuto dalle pianure danubiane, organizzava la propria riscossa con l’hidalguìa, che allora era una investitura d’onore, senza feudo, ma con l’onere di andare in guerra nel momento in cui il Re lo avesse chiesto, mantenendo il proprio cavallo e le armi, esercitandosi militarmente, con l’idea di respingere gli occupanti.
   Gli hidalgos nascono quindi come soldati della reconquista, nobili del nord, senza titolo, il loro inizialmente era uno status che solo con l’andar del tempo diventò un titolo su cui speculare.
(segue…)

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