di Rina Brundu. Illuminanti, a proposito della nuova linea dura di Roma sul caso Marò – linea dura che dovrebbe portare al richiamo dell’ambasciatore italiano in patria – i commenti dei lettori dell’Hindustan Times, in calce all’articolo Marines row: Italy threatens to withdraw its ambassador from India. L’Italia minaccia di richiamare il suo ambasciatore dall’India? “Who cares?” risponde lo user David Hawks. Chi se ne frega? Naturalmente quello di Hawks è solo il più gentile dei pensieri che ci vengono rivolti, per la serie più il tempo passa più gli animi indiani fanno punto di riscaldarsi sulla questione con maggiore danno per i nostri due soldati. E per la nostra immagine internazionale.
Come dar loro torto? Di fatto sorprende molto di più il totale asservimento della stampa nostrana agli input governativi: non una sola critica efficace, non una presa di posizione autorevole rispetto ad una questione disgraziata, malamente coordinata ed evidentemente gestita senza alcuna chiara strategia risolutiva in mente. Non un solo appunto su questo sommarsi di errori straordinari apparentemente non imputabili a niuno: per esempio, ci si chiede chi ha deciso di lasciar rientrare in India i due marines quando fu concesso loro l’ultimo permesso premio? Forse l’Altissimo, l’Assoluto di cui abbiam sentito decantar le lodi da Benigni tra ieri sera e l’altro ieri sera? Probabile.
Tornando ai commenti dei lettori indiani, val la pena chiedersi a che servirà questa linea dura italiana declamata nei salotti vespiani dato che secondo una amity89 qualsiasi occorrerebbe richiamare in patria anche il nostro ambasciatore mascherato… Sonia Gandhi. Una facezia, una boutade che però dà chiara evidenza di quale sia il mood della popolazione indiana rispetto a questa faccenda e di conseguenza permette di anticipare – con ottima probabilità di indovinarla – che questa “linea dura” sarà l’anticamera dell’ennesimo fallimento italico che nascerà orfano, non avrà padri nobili, ma neppure bastardi.
Ci si chiede dunque perché un paese come il nostro, i cui servizi d’intelligence hanno sempre dimostrato di avere le mani in pasta un poco ovunque, non agisca in maniera più pacata e ad un tempo determinata. Ce lo si chiede ma il dubbio non è in fondo assillante in tempi di slide-renzistiche, di risoluzione epidermica dei problemi, di oratoria utilitaristica e speculativa (basti pensare all’incredibile discorso, stile-imperatore-romano-alle-strette, di ieri del nostro Premier che pur di portare l’acqua al suo mulino non ha esitato a tirare in ballo i bambini del disastroso attentato terroristico in Pachistan!), di presenzialismo da toccata-e-fuga, quel tanto che basta… basta che il fango non inzaccheri il maglione-cool.
“Beato quel popolo che non ha bisogno d’eroi”, amoniva Bertold Brecht, ma beato pure quel popolo che non ha bisogno di salvatori della patria a qualunque titolo: l’ennesima figura di merda è certamente dietro l’angolo…. più pria che poi!
Featured image, Sonia Gandhi.