di Rina Brundu. Interessanti i dati pubblicati online dal Ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione. Sono dati aggiornati al 25 novembre 2014 e riguardano il Parco-Auto della Pubblica Amministrazione italiana, incluse le cosiddette AUTO BLU, ambito Status Symbol di ogni membro della Casta veramente arrivato.
“Censimento Auto PA: 95 milioni di euro i risparmi stimati dall’inizio dell’anno grazie al taglio di 3.000 vetture” è l’annuncio trionfante che marca l’incipit del post in questione. E quindi non mancano tutta una serie di dettagliate spiegazioni: ridondanti, a mio avviso. Di fatto basta guardare ai tre grafici riportati anche qui di seguito (cliccare sugli stessi per ingrandire l’immagine), per porsi queste semplicissime e pregnanti domande:
Ma se liberarsi di 3000 auto ha comportato un risparmio di 95 milioni di Euro, quanto stiamo spendendo per le altre 50000 e passa? Non è che liberandocene completamente risolveremo il debito dello Stato?
Date le percentuali molto modeste di auto dismesse per Regione (vedi, per esempio, il caso della Regione Lombardia), non è che le 3000 auto “tagliate” erano comunque da rottamare?
Possiamo escludere che per sostituire le auto rottamate non ne abbiano comprate di nuove e fiammanti?
Perché in Val d’Aosta ci sono 22 auto blu con un decremento del 3%? Ma soprattutto – e qui il dubbio matematico mi assilla – stanno dando i numeri o quel 0.68% di auto che è stata tagliata era una Multipla Fiat?
Dulcis in fundo, la domanda sorge spontanea:
Ma ci stanno prendendo per il c…?
Meditate gente, meditate.
Source data http://www.funzionepubblica.gov.it/lazione-del-ministro/dossier-auto-blu/presentazione.aspx
Featured image, la famigerata Bianchina di Fantozzi, un esempio etico da imitare.