Leggo da giorni le notizie sulla condanna di Berlusconi. Le testate straniere sembrano aver tirato un grandissimo sospiro di sollievo in coro. Leggo giornalisti speranzosi (vedi financial times) scrivere che l’Italia ha finalmente la possibilita’ di diventare un paese "normale". Come sono ingenui all’estero…
In Italia invece regna la confusione, come al solito. Ancora una volta colpevolisti e innocentisti a prescindere, tutti a parlare senza in fondo sapere nulla sui motivi e i dettagli del processo. Un po’ come ai mondiali quando tutti siamo CT della nazionale senza sapere un cazzo di come si guida una squadra di calcio.
Motivo questo per cui io non esprimero’ qui nessuna opinione e non mi uniro’ al coro di quelli che hanno ragione loro. Mi limitero’ invece a una semplice, veloce riflessione. Una cosa che tocca l’argomento solo di striscio, se vogliamo.
Lasciate dire anche a me la mia ovvietà quotidiana, suvvia.
Il problema intrinseco (e più o meno inconsapevole) di ogni opinione e’ che ognuno prende parte della storia e la applica alla sua situazione personale. La gente di sinistra giustamente prende il fatto nudo e criudo ("pregiudicato al potere") e chiude li’ ogni possibile discussione. Ma la gente di destra, possibile che sia tutta disonesta o completamente idiota, a difendere l’Indifendibile?
Pensate un secondo al piccolo imprenditore, che paga il 60% di tasse e fatica a tenere aperta la baracca. Per lui il nemico e’ lo stato sanguisuga, non certo Berlusconi. Lo stato degli azzeccagarbugli e dei processi civili infiniti che gli impediscono di farsi pagare dai clienti. Non certo Berlusconi. Possiamo veramente sorprenderci se questa persona pensa che B. abbia fatto bene a truffare il fisco? È così strano se l’imprenditore fa a suo modo “squadra” con Silvio, quando il suo stereotipo di Giustizia è un magistrato studiato e saccentone, magari di buona famiglia, che prende un sacco di soldi e ci mette 10 anni a esprimere una sentenza? Quando il suo nemico è lo Stato, lo stesso che B. ha cercato di raggirare? E poi, che differenza c’è tra la condanna del cavaliere e la fatturina che l’imprenditore “dimentica” di fare per evitare di dare tutti i suoi guadagni allo stato?
Il problema per buona parte degli italiani non e’ quello che Berlusconi ha fatto o non ha fatto. Il problema per loro e’ il sistema, e’ l’economia che non va, e’ la politica vecchia, nepotista, magnacciona e truffaldina. Con o senza Berlusconi. Per questo lo giustificano, secondo me.
Alla fine alla dirigenza PD per sconfiggere una volta per tutte B. (e i suoi cloni che arriveranno una volta che lui avra’ abbandonato) basterebbe fare una sola, semplice cosa: dimettersi in blocco, lasciare il campo libero ai giovani e togliersi dai coglioni. Il PD prenderebbe il 40% e la destra andrebbe al 10. Il problema e’ che non lo faranno mai, come ben dice Grillo.