Magazine Politica

Questa lega :una riflessione odierna dello storico nicola tranfaglia

Creato il 23 luglio 2011 da Andrea21948

Questa Lega sempre più egoista verso il Sud

pubblicata da Nicola Tranfaglia il giorno sabato 23 luglio 2011 alle ore 13.21  

La sensazione che si ha, di fronte alle  sempre più evidenti  divisioni nella maggioranza parlamentare, e persino nel governo Berlusconi, è che la crisi del populismo autoritario abbia ormai assunto un passo più veloce e accelerato.

Il decreto sull’esportazione dei rifiuti di Napoli in altre regioni mette in luce la politica quel che un’antropologa francese ha definito di recente lo spettacolo de  “L’idiota in politica”.

Cioè di quel partito del Nord che continua a parlare di secessione contro il Sud dopo aver dovuto incassare clamorose sconfitte elettorali nelle tre capitali del Nord, Milano,Torino e Genova dove il centro-sinistra ha visto vincere, senza grandi difficoltà, i suoi sindaci.

Si ripete, a distanza di poco più di un trentennio, lo spettacolo dell’alleato più forte del partito principale di governo che vive di rendita e appende al filo il destino della maggioranza sulla base del suo egoismo partitico, anche se una simile dottrina appare antitetica ai pochi punti essenziali del partito di governo.

Così la mancanza di solidarietà rispetto ai meridionali che il PDL avrebbe difficoltà a proclamare costituisce di fatto la base dell’atteggiamento negativo della Lega che sembra dimenticare il passato, cioè che, per molti decenni, la Campania e altre regioni meridionali sono state il deposito sotterraneo di grandi quantità di rifiuti tossici e speciali prodotti nel Nord e smaltiti d’accordo con le associazioni mafiose presenti sul territorio meridionale.(Su questo punto abbiamo ormai un Autoritratto dell’immondizia di Lorenzo Pinna edito da Bollati Boringhieri(pp.270,16 euro) che ricorda tutto agli immemori)

Di qui lo scontro interno alle diverse personalità e componenti del governo Berlusconi e il profilarsi, nella  Lega, di una leadeship meno oscillante e confusa di quella espressa, nelle ultime settimane, dall’autorità - molto indebolita - del patriarca Bossi.

E la confusione del presidente del Consiglio che non ha ancora capito la difficoltà della Lega di staccarsi completamente da una base ormai insofferente dei giochi di palazzo e di corporazioni, come quelle parlamentari e di partito, che non vogliono mollare alcun privilegio economico e normativo.

E questo avviene nello stesso momento in cui chiedono agli elettori di centro-destra, come di centro-sinistra, di metter mano al portafoglio e di rinunciare a conquiste di vita ottenute con decenni di lotta nel periodo precedente proprio  mentre l’oligarchia al potere continua a sprecare risorse e a tenere un livello di vita fuori di ogni regola.

Se il PDL può agitare ancora lo spettro antico  dei comunisti, sembrano pensare alcuni leader leghisti, noi non possiamo farlo. Dobbiamo dimostrare ai nostri elettori che facciamo qualcosa per risolvere i problemi del paese, che mandiamo in galera gli imputati che lo meritano.

Certo, la contraddizione riguarda ancora una volta l’unità del nostro paese, Nord e Sud insieme, come è avvenuto negli ultimi centocinquant’anni. Su questo punto la Lega sembra dissociata: come può pensare che gli italiani rinuncino alla loro storia in nome di una Padania inventata e inesistente? A questo interrogativo aspettiamo da più di trent’anni una risposta che continua a non arrivare.

Tratto dall'Unità

Visita www.nicolatranfaglia.com     

Questa Lega sempre più egoista verso il Sud

pubblicata da Nicola Tranfaglia il giorno sabato 23 luglio 2011 alle ore 13.21  

La sensazione che si ha, di fronte alle  sempre più evidenti  divisioni nella maggioranza parlamentare, e persino nel governo Berlusconi, è che la crisi del populismo autoritario abbia ormai assunto un passo più veloce e accelerato.

Il decreto sull’esportazione dei rifiuti di Napoli in altre regioni mette in luce la politica quel che un’antropologa francese ha definito di recente lo spettacolo de  “L’idiota in politica”.

Cioè di quel partito del Nord che continua a parlare di secessione contro il Sud dopo aver dovuto incassare clamorose sconfitte elettorali nelle tre capitali del Nord, Milano,Torino e Genova dove il centro-sinistra ha visto vincere, senza grandi difficoltà, i suoi sindaci.

Si ripete, a distanza di poco più di un trentennio, lo spettacolo dell’alleato più forte del partito principale di governo che vive di rendita e appende al filo il destino della maggioranza sulla base del suo egoismo partitico, anche se una simile dottrina appare antitetica ai pochi punti essenziali del partito di governo.

Così la mancanza di solidarietà rispetto ai meridionali che il PDL avrebbe difficoltà a proclamare costituisce di fatto la base dell’atteggiamento negativo della Lega che sembra dimenticare il passato, cioè che, per molti decenni, la Campania e altre regioni meridionali sono state il deposito sotterraneo di grandi quantità di rifiuti tossici e speciali prodotti nel Nord e smaltiti d’accordo con le associazioni mafiose presenti sul territorio meridionale.(Su questo punto abbiamo ormai un Autoritratto dell’immondizia di Lorenzo Pinna edito da Bollati Boringhieri(pp.270,16 euro) che ricorda tutto agli immemori)

Di qui lo scontro interno alle diverse personalità e componenti del governo Berlusconi e il profilarsi, nella  Lega, di una leadeship meno oscillante e confusa di quella espressa, nelle ultime settimane, dall’autorità - molto indebolita - del patriarca Bossi.

E la confusione del presidente del Consiglio che non ha ancora capito la difficoltà della Lega di staccarsi completamente da una base ormai insofferente dei giochi di palazzo e di corporazioni, come quelle parlamentari e di partito, che non vogliono mollare alcun privilegio economico e normativo.

E questo avviene nello stesso momento in cui chiedono agli elettori di centro-destra, come di centro-sinistra, di metter mano al portafoglio e di rinunciare a conquiste di vita ottenute con decenni di lotta nel periodo precedente proprio  mentre l’oligarchia al potere continua a sprecare risorse e a tenere un livello di vita fuori di ogni regola.

Se il PDL può agitare ancora lo spettro antico  dei comunisti, sembrano pensare alcuni leader leghisti, noi non possiamo farlo. Dobbiamo dimostrare ai nostri elettori che facciamo qualcosa per risolvere i problemi del paese, che mandiamo in galera gli imputati che lo meritano.

Certo, la contraddizione riguarda ancora una volta l’unità del nostro paese, Nord e Sud insieme, come è avvenuto negli ultimi centocinquant’anni. Su questo punto la Lega sembra dissociata: come può pensare che gli italiani rinuncino alla loro storia in nome di una Padania inventata e inesistente? A questo interrogativo aspettiamo da più di trent’anni una risposta che continua a non arrivare.

Tratto dall'Unità

Visita www.nicolatranfaglia.com     


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines