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Questa sera al Palaruffini lo spettacolo della Thai Boxe Mania

Creato il 24 novembre 2012 da Sportduepuntozero
24/11/2012 By Marco Leave a Comment

Thai Boxe Mania 2012 - Pier Paolo PiciuccoIl 24 novembre il PalaRuffini riaprirà i propri cancelli agli appassionati e ai curiosi per presentare la quinta edizione di Thai Boxe Mania, uno show unico nel suo genere che spicca per il felice connubio tra sport e intrattenimento.
Anche nel 2012 il promoter Alex Negro e il maestro Carlo Barbuto sembrano non essere per nulla intenzionati a deludere il numeroso pubblico che li segue: il match macking, anche se ancora provvisorio, promette scintille e emozioni al top.
Già confermati sono Roberto Cocco vs Yury Bessmertny e Berneung vs. Enrike Gogohiya e in un match Full Muay Thai Kaopon Lek vs. Liam Harrison.

Novità di quest’anno saranno gli incontri di MMA dove spicca il nome di Michele “Iron Mike” Verginelli
, tra i primi confermati, che dopo il trionfo a Okragon, sbarca sotto la Mole pronto a colpi dall’alta spettacolarità e sempre al limite.
Per tutte le info e le curiosità è a disposizione il sito
www.thaiboxemania.com

UNO DEI PROTAGONISTI, BERNEUNG

Berneung ha l’aspetto solenne, imponente, il volto austero dall’età indefinita come molti thailandesi. Ma è giovanissimo. Il fisico scolpito. A guardarlo incute un rispetto marziale senza tempo. Ha quell’aurea di cui molti degli atleti occidentali parlano quando si riferiscono ai thailandesi, di quelli che in Thailandia ci sono nati cresciuti e continuano ad viverci.
A Thai Boxe Mania ha sostituito Alazzov, ma tutto si può dire parlando di lui fuorché sia un ripiego. Alex Negro e Carlo Barbuto lo hanno scelto perché entrambi in Thailandia lo hanno visto in azione e non hanno sbagliato. Il suo match contro Gogohiya è attesissimo.
Ha cominciato a combattere a 7 sette anni per soldi, come la maggior parte di chi nel suo Paese lo fa di mestiere. Si allena tutti i giorni nel camp Sitsomieenong due volte al giorno. Ma in un camp, due volte al giorno, vuol dire due riprese di allenamento sfiancante da 4 ore e lo fa da sempre. Il suo primo match non lo ricorda neanche «Scusa, ho più di 200 combattimenti alle spalle, il primo proprio non me lo ricordo, ero piccolo» tutta un’altra realtà, insomma. «Non ci sono match duri – spiega – Per me i match sono o facili, e ciò capita generalmente con gli stranieri, o difficili cioè quanto affronto un altro Thai».
Nessun incontro gli è rimasto più impresso di altri: «Forse di uno, in Giappone, 4 anni fa ho un ricordo più vivo» ma non si dilunga, molla la frase e continua dicendo che sicuramente vorrebbe incontrare nuovamente Moses Tor Sangtiennoi:«Voglio la rivincita!» dichiara deciso.
Inutile fare domande su che tipo di allenamento pratica, su che rituali usa, che tipo di dieta fa, o come si sta preparando all’incontro o come si svolge la sua giornata, è come andare a toccare un terreno sacro dove non puoi inoltrarti «No comment, questi sono segreti tra me e il mio maestro». E non c’è nulla che si possa ribattere.
Thai Boxe Mania coincide con il suo primo viaggio in Italia, ma pare più scettico che altro sul nostro Paese: «Non prendetela male amici italiani -afferma- Ma da voi per me fa troppo freddo e malgrado io sappia che avete la fama da migliori cuochi al mondo, io amo troppo la cucina Thai e in quello nessun posto è come la Thailandia, ovviamente…».
Ma ovviamente è contento di partecipare ad uno dei galà più importanti d’Europa. Con lui si allena Mathias Gallo Cassarino, il torinese che a soli diciassette anni si è trasferito in Thailandia per fare della Thai Boxe la sua vita, un gran fighter che tutti nel settore conoscono, quindi è comunque curioso di vedere Torino «Mi pare quasi di conoscerla dai suoi racconti».
Per lui questo incontro, malgrado dalla sua definizione sia di quelli “facili”, sarà comunque una sfida: «Non conosco il mio avversario, ma è un incontro senza gomiti e senza clinch completo -spiega- sarà complicato adattarsi alle regole. Di sicuro farò del mio meglio per il pubblico italiano e per tutti i miei fan in Europa». Alla richiesta di dire qualcosa al pubblico del 24 novembre pare un po’ sciogliersi «Tifate per me! Sono amico di Torino, la mamma di Matthias mi ha insegnato qualche parola in Italiano “STO ARRIVANDO TORINO”». Conclude però essenziale parlando del suo avversario: «Non ho nulla che vorrei dirgli ora, il mio messaggio glielo recapiterò personalmente sul ring…». 

Guarda il video dell’evento di Febbraio 2012
http://www.sportduepuntozero.it/video.php?v=24

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