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Questo il momento migliore per acquistare, anche se in mattone scricchiola

Da Maurizio Picinali @blogagenzie

Milano – La crisi ha tolto agli italiani anche l’ultima certezza: quella storicamente rappresentata dal “mattone”. La casa, come bene rifugio, si sta infatti sgretolando, seguendo il trend di tutti gli altri parametri economici, in questi tempi di depressione.Nel 2013 si sta assistendo a un’ulteriore deflazione dei prezzi delle abitazioni, dovuta al peggioramento delle aspettative relative al reddito delle famiglie, alla difficoltà di accesso al credito e alla crisi delle transazioni. Secondo la società di studi economici Nomisma, tramite il suo Osservatorio sul mercato immobiliare, l'anno in corso dovrebbe chiudersi con una contrazione di circa cinque punti percentuali, mentre nel 2014 la caduta si attesterà intorno al 4%.L’enorme difficoltà di accesso al credito rappresentato dai mutui bancari, provocata dalla crisi ma soprattutto dall’inasprimento dei criteri di erogazione del credito, ha di fatto bloccato il mercato. La flessione delle erogazioni (stimate nell'ordine di 25,8 milioni di euro) nel 2012, rispetto al 2011 è stata pari al 47,4%.E il calo delle quotazioni dei beni immobiliari in questo inizio del 2012 nelle 13 città intermedie, è stato di gran lunga il più accentuato dall'inizio della crisi, rispecchiando del resto quello registrato sul finire del 2011 nelle 13 città di maggiori dimensioni.Analogamente, si sono allungati ulteriormente i tempi di vendita, accentuando il trend che aveva caratterizzato questo indicatore già nel corso del 2011.Questo il momento migliore per acquistare, anche se in mattone scricchiola Nel 2012 e nei primi mesi del 2013 si sono avuti incrementi nell'ordine dei 2 mesi per le abitazioni nuove, dei 2,5 mesi per quelle usate e dei 2,7 mesi per uffici, capannoni e box auto. I tempi di vendita si sono così attestati tra i 9 mesi per le abitazioni nuove e i 13 mesi per i capannoni industriali.Le aspettative dell'offerta si scontrano con le ridotte capacità di spesa del fronte dei compratori, che rappresentano la domanda, tanto che chi è intenzionato a vendere lo deve fare praticando uno sconto elevato sul prezzo richiesto. Nomisma prevede che anche nel prossimo biennio proseguirà il decremento del prezzo delle abitazioni, nell'ordine del 5% nell'anno in scorso e del 4% per il 2014.Questo dato, se da una parte segnala chiaramente come questo sia il momento più favorevole a comprare casa per chi è interessato a trovare una sistemazione abitativa, dall’altra rappresenta un deterrente per il compratore che voglia acquistare un immobile al solo scopo di investimento.Non è un caso se i dati sulle transazioni immobiliari italiane del primo bimestre 2013 confermano la crescita di un fenomeno che vede gli Italiani ben disposti a investire su proprietà immobiliari all'estero piuttosto che in Italia.Secondo gli ultimi dati dell'Osservatorio WIRE sui mercati immobiliari internazionali aggiornati al I° Bimestre 2013, per ogni dieci nostri connazionali che acquistano una proprietà immobiliare in Italia, ce n'è uno che acquista una proprietà all'estero.
I margini di negoziazione oggi arrivano anche al 30% del prezzo di vendita e sono da considerarsi già dei normalizzatori dei valori immobiliari, pur se i prezzi delle case sono ancora troppo alti rispetto al reddito disponibile procapite. di Riccardo Rutigliano da voceditalia.it del 20 Aprile 2013


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