Questa telefonata è un perfetto ritratto della condizione culturale della donna in Italia, contiene un piccolo prezzario della prostituzione in Italia, e mi sono molto divertita.
Dopo essere andato in onda a La zanzara, uno degli impiegati comunali ci ha scritto dicendo che non riusciva a tornare in paese senza essere dileggiato. Mi spiace, ma è un irrinunciabile ritratto che tutti noi dobbiamo avere la possibilità di ascoltare. Non si è suicidato nessuno, per la cronaca.
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A Corigliano Calabro è stata emessa un’ordinanza comunale che punisce i clienti di prostitute colti in flagrante con una multa di 500 euro. Non solo: un’altra sanzione amministrativa prevede il sequestro delle auto dei clienti.
Una moglie tradita originaria del Veneto, trasferitasi in Calabria per amore e delusa daltradimento del marito, si sente umiliata perché una scappatella con una prostituta in un comune di 30.000 abitanti diventa un pettegolezzo sulla bocca di tutti. Chiama quindi in comune. Rispondono il segretario personale del sindaco e un funzionario.
“Come faccio mi sono trasferita dal Veneto alla Calabria, ho fatto una figura di merda ora devo divorziare per forza” dice la moglie. “Eh, doveva aspettarselo signora, lo perdoni. Qui in Calabria gli uomini sono più caldi”, risponde il segretario.
“Ma si può avere almeno la macchina? Devo portare a scuola i figli” chiede la moglie al funzionario che si occupa di queste ordinanze. “Si può avere pagando la multa, ma non ce ne occupiamo noi”.
Fino al tariffario calabrese: “Ma quanto costa una prostituta?” chiede. “Dipende dai gusti di suo marito. Le zingarelle costano 10 euro, le polacche 100 euro”.