§ Qui non ci sono sensi di colpa §

Dopo quasi 3 mesi, i genitori tornano a casa.
E ognuno dei terrificanti timori che si insidiavano viscidamente nei miei meandri di disfattismo, eccoli, insieme, tutti materializzati.
Mia madre che distrugge mio padre.
Mio padre che si distrugge da solo.
Mia madre che inizia ogni frase con - Ora che sto così - seguita poi da - Devi/dovete fare questo o quello - .
La malattia, fantastico, è persino la lama puntata al collo, il mio per la precisione, per FARMI TENERE IN ORDINE LA CAMERA.
E' vero che la mia camera è genericamente un casino, ma ha il MIO ordine, e soprattutto è la MIA camera. La difendo con ostinazione.
Ora che sto così, dice, non devo urlare, mentre reclamo che no, non rinuncerò alla scuola di specializzazione per andare dall'endocrinologo.
Mia la scelta, mia la scuola, mio l'endocrinologo.
Dice, poi, che vuole tornarsene a Milano (!!!!!) e a mio padre sembra di impazzire, io mi godo la disconferma come solo una masochista come me saprebbe fare.
Bentornati a tutti, siamo molto felici di avervi qui.