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Qui, Quo, Qua

Creato il 19 marzo 2013 da Patuasia

Ho letto numerosi commenti sul blog di Beppe Grillo e mi sono fatta un’idea, seppur superficialissima, del Movimento 5 stelle. Numerose sono le anime che lo compongono, anime che provengono da qualsiasi formazione politica, molte delle quali anche dal qualunquismo più becero, tutte accomunate dalla rabbia, dallo schifo, dall’indignazione per come è diventata la politica: un’occasione per rubare indisturbati. Queste sensibilità si possono condensare in tre gruppi. Il primo, e forse il più appariscente, si identifica negli slogans Vaffanculo e Tutti a casa; il secondo, più evoluto, si trincera nel dogma Grillo, nella parola d’ordine: Uno vale uno e nell’integralismo del Non Statuto che vede nel tanto peggio tanto meglio. Il terzo, più politico e sicuramente più colto, vede nel Movimento un’occasione unica per ridare alla politica il suo ruolo originario: governare per il bene della collettività, utilizzando anche gli strumenti della democrazia parlamentare. Non posso sapere quali delle tre componenti sia la maggioritaria, certo è che Grillo e il-profeta-dietro-alle-quinte, Casaleggio, danno spazio alle prime due. Uno perché è più facile, due perché è meglio avere a che fare con degli avatar-militari ubbidienti al comando che con degli individui capaci di pensare con la propria testa e di assumersi delle responsabilità. Persone capaci di mettere in crisi il potere del generale. Io non so a quale di questi tre gruppi appartengano i nostri grillini, mi auguro al terzo. Non hanno risposto alla mia domanda su come si sarebbero comportati, se fossero stati eletti  a Roma e questo non depone a favore della trasparenza tanto sbandierata e alla chiarezza nei confronti del “popolo”, mi va di pensare che siano impegnati nella raccolta delle firme…


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