Sabato 2 febbraio 2013: Un giorno memorabile per la storia della Francia. Due fatti sono accaduti nell’arco di poco tempo e di molti chilometri. François Hollande è diventato l’eroe della liberazione e dell’indipendenza del Mali. L’Assemblea generale ha approvato una legge che permette alle coppie omosessuali di sposarsi.
Veramente. Voglio dire, non “coppie di fatto” o pacs, ma un matrimonio vero, con tutti gli oneri e gli onori che questo comporta. In effetti, la Francia riconosceva le coppie omosessuali già dal 1998, ed esse potevano usufruire di alcuni benefici al livello di sostegno sociale, ma non erano legalmente equiparabili alle coppie sposate per quanto riguarda una serie di cose come, ad esempio, i figli. I figli di coppie omosessuali, in Francia numerosissime, erano legalmente riconosciuti come figli del genitore biologico e l’altro/a della coppia non aveva nessun vincolo legale col pargolo, per cui esso non era tutelato.
“Anche Gesù aveva due papà…” e un utero in prestito, aggiungerei!
Vi starete chiedendo come fa una coppia gay ad avere figli? Ci sono diverse possibilità. La più comune pare essere il caso dei figli nati da relazioni etero precedenti alla “conversione” di uno dei genitori, e che ora vivono effettivamente in una famiglia omo-parentale (come la chiamano qui). Un altro caso è quello dell’adozione, prevista in Francia anche per genitori single, da quello che ho capito. Pertanto il bambino è legalmente figlio di uno dei due genitori, quello che lo adotta, anche se vive con entrambi. Altre situazioni, queste un po’ più al limite della legalità, sono i figli nati da inseminazioni artificiali (PMA - procréation medicale assisté) o “uteri in affitto” (GPA – gestation par autres). Nel primo caso infatti, non essendo la coppia di donne, sposata, non ha accesso alle banche del seme, normalmente a disposizione di coppie etero che non riescono ad avere figli. Ricorrono, pertanto, a prestiti, doni o acquisti di sperma “illegali” su internet, o con donatori amici, senza passare da un aiuto medico, e quindi anche in situazioni di pericolo. Nel secondo caso si tratta invece di coppie di uomini che solitamente ricorrono all’utero di un’amica o, peggio, di “gestanti estere”, spesso nei paesi dell’europa dell’est, pur di avere un figlio proprio. Tutto questo l’ho scoperto in questi giorni sulla tv francese, che si è riempita, in occasione dei 15 giorni di dibattito politico per approvare l’apparto di leggi riguardanti il “matrimonio per tutti“, di programmi di approfondimento sull’argomento. Certo le domande sono tante, e i dubbi ancora di più. Per ora è stata approvata solo la modifica alla legge sul matrimonio con 249 voti a favore e 97 contrari. Nei prossimi giorni si discuterà anche di figli naturali, adozione, PMA e GPA.
In blu i paesi in cui il matrimonio aperto agli omosessuali; in celeste i paesi che prevedono pacs, o altre forme di riconoscimento; in grigio i paesi che non hnno una legislazione a riguardo. I pallini gialli indicano i paesi in cui l’adozione è aperta a coppie omosessuali.
Molti si chiedono come possono crescere i figli di famiglie con 2 mamme o 2 papà, senza “l’altra” figura genitoriale. I sostenitori dicono che ci sono numerosi studi, relativi alle situazioni che di fatto già esistono (e non solo in Francia, ma in paesi come Argentina e Belgio dove il matrimonio è già legale da molto tempo), che proverebbero che i figli di coppie omosessuali non avrebbero né più né meno problemi di figli di genitori etero. E che spesso quello che turba più i bambini/ragazzi sia una situazione di “famiglia allargata” con terzi genitori, piuttosto che il fatto di avere due genitori dello stesso sesso. L’opposizione sostiene invece che questi ragazzi avrebbero problemi a relazionarsi con i coetanei a causa della loro situazione (ma più per “colpa” dei coetanei direi). Altrettanto discusse sono la PMA e la GPA, soprattutto quest’ultima, in quanto causerebbe una sorta di “tratta delle schiave dell’utero”, sfruttando donne povere e disperate, pronte ad affittare il proprio corpo per portare in grembo il figlio di altri. Per ora i politici del governo che promuovono l’égalité per le coppie omosessuali non si pronunciano sull’argomento, e l’opposizione di destra li accusa di tramare nell’ombra progetti di legge futuri a proposito del GPA. Io non so dove sia la verità, cosa è giusto e cosa no. Ma non si può negare che alcune situazioni esistono già, e la legge arriva sempre in ritardo quando si tratta di diritti civili. In Italia siamo talmente indietro che non abbiamo neanche una legge contro l’omofobia.
Esistono poi altre preoccupazioni che contornano questo progetto di legge, per esempio la preoccupazione per il “turismo matrimoniale” europeo dal momento in cui si autorizza il matrimonio omosessuale anche agli stranieri o ai francesi che vivono all’estero (appena approvato l’emendamento che permette a una coppia, di cui uno dei due sia di origine francese, di sposarsi nel comune di origine, ovvero di origine dei suoi genitori o dei suoi nonni). Oppure la remota, eppure possibile, a detta di qualcuno, possibilità che sia l’uomo a portare in grembo un figlio, facendosi installare un utero provvisorio, con l’aiuto del progresso della medicina. Insomma, la questione non è del tutto semplice e i deputati saranno rinchiusi nell’emiciclo ancora per una decina di giorni. E sì, stanno facendo gli straordinari, maggioranza e opposizione si affrontano fino all’ultimo voto, in una questione che non sembra fermarsi all’interno del palazzo del governo. Numerose manifestazioni, spontanee e non, si stanno svolgendo per le strade, sia a favore che contro il provvedimento. Il silenzio dell’Italia fa davvero paura…
Ma veniamo all’altro fatto storico. Il presidente della repubblica francese si è recato ieri in Mali per una visita istituzionale. È stato accolto da orde di malesi festosi che acclamavano il loro eroe liberatore. “Questo è il giorno più bello della mia vita… politica” ha detto Hollande. Amici malesi, la Francia sarà al vostro fianco in questo percorso per l’indipendenza dall’oppressore estremista. Non ce ne andremo fino a quando non sarete liberi e autonomi (e fino a quando non avremo riscosso il vostro dono di ringraziamento!) Vabbè, forse sono io troppo cinica, forse questo liberatore sta impiegando l’esercito francese in una guerra in Africa, per il puro gusto dell’altruismo e della libertà. Oggi tutti i giornali e le radio osannano l’intervento politico di Hollande, che ha fatto esattamente ciò che ci si aspettava, anzi, come ha detto oggi un giornalista alla radio “ha fatto solo il suo lavoro”. E in effetti non ha tutti i torti. In fondo il suo lavoro altro non è che garantire alla Francia giorni sereni e notti tranquille, dal punto di vista militare ed energetico, quindi, in fondo, sta solo facendo il suo lavoro.L’altro giorno, parlavo con una signora di origini marocchine, lei mi ha detto “Gli estremisti per noi sono come il fascismo per voi: è sul fascismo che è stata fondata l’Europa e sull’Estremismo il Medio-Oriente. Per quanto tutti diciamo che non ci piace, non ce ne libereremo mai.” Dalla vostra corrispondente oltralpe, per oggi, è tutto. Ai posteri l’ardua sentenza.