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Quindici cents una, mezzo dollaro quattro

Creato il 07 aprile 2012 da Libereditor

Quindici cents una, mezzo dollaro quattroQuel ragazzo era un conquistatore. Tutto quel che toccava si trasformava in denaro, a quattordici anni aveva più di seicento dollari alla Valley Bank, soldi guadagnati con le sue mani. Era nato per vendere. A otto o nove anni suonava il campanello e mostrava alle signore di casa splendide riproduzioni a colori di Gesù Cristo e altri personaggi sacri, Novelty Manufactoring Company, Toledo, Ohio, quindici cents una, mezzo dollaro quattro. “Signora” diceva ancora così piccolo “questo è Gesù. Guardi. Non è una splendida immagine? E, solo quindici cents. Questo è San Paolo, credo. O forse Mosè. La Bibbia, sa”.
Le case del distretto erano zeppe di quelle immagini, e se ne trovano ancora, proprio ci sapeva fare, quel ragazzo.
Qualche tempo dopo si mise a raccogliere sottoscrizioni al “True Stories Magazine”. Si piazzava in veranda, apriva una copia della rivista, mostrava le fotografie. “Questa donna” diceva “ha sposato un uomo di trent’anni più di lei, poi si è innamorata del figlio, che ha sedici anni. Signora, cosa avrebbe fatto lei in un pasticcio simile? Legga un po’ che ha fatto quella donna. Storie vere, tutte vere, quindici al mese. Storie sentimentali, mistero, passione, desiderio, tutto, dalla a alla z. Servizi sui sogni, anche. Spiegano il significato dei vostri sogni, state per fare un viaggio, state per ricevere del denaro, chi sposerete, interpretazioni vere, scientifiche. Consigli di bellezza, come sembrare sempre giovani”.
Meno di due mesi e una sessantina di donne sposate leggeva quella rivista. Non sarà stata colpa sua, ma nel giro di poco tempo accaddero un bel po’ di stranezze. Una o due mogli ebbero storie clandestine: pescate dai mariti, furono picchiate o cacciate di casa, altre signore si misero in cerca di cosmetici, sali da bagno, creme protettive e cose del genere. L’intero vicinato prendeva una piega piuttosto immorale.
Le donne, tutte, iniziarono a usare il rossetto, a incipriarsi, indossare calze di seta e maglioncini attillati.

da Il trapezio volante di Willuam Saroyan
(traduzione di Claudia Tarolo e Marco Zapparoli)
Marcos y Marcos, 2001


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