Quinzani smaschera le vuote promesse di Jotta (Pdl) per San Felice

Sicuro, tagliente, convincente, senza scheletri nell’armadio, Ferdinando Quinzani è, ovviamente, uno dei consiglieri comunali più censurati che ci siano. Pare incredibile. Si invocano i giovani, il ricambio generazionale, si censura Ferdinando Quinzani.
E chi l’imbavaglia se non La Provincia?
Proprio il leader della lista “Cremona per la libertà” ha smascherato le pompose e vuote promesse dell’ex presidente dell’Aler della provincia di Cremona Mino Jotta. L’ex in commissione politiche sociali è stato sostituito dal suo alter ego, l’indivisibile direttore Boldori. Reggente dell’Aler è attualmente Diamanti che si lamenta tanto per la morosità degli inquilini senza lavoro o disabili o comunque assai fragili, mentre l’Aler di Milano, grazie ai meravigliosi amministratori scelti da Formigoni è riuscita a totalizzare un debito stratosferico di 80 milioni di euro, di cui pare non essersi mai accorto nessuno, se non in rare occasioni, come se 80 milioni fossero nulla.
Mino Jotta, coadiuvato dal direttore Aler Boldori, aveva promesso un mutuo ad hoc per San Felice di ben due milioni di euro. Bello! Dichiarazione registrata dai microfoni della commissione comunale, tempo fa, dichiarazione riportata anche sul cartaceo La Provincia.
Risultato? Zero, nulla, vuoto. Boldori, l’altro volto di Jotta, per così dire, ha spiegato che il Vomune non ha proseguito quella convenzione grazie alla quale l’Aler procedeva investendo su San Felice, dove si trova uno dei quartieri popolari più dimenticati. Ingiustamente. Quinzani, agricoltore di professione, abita proprio a San Felice, e ha beneficiato dell’amarezza di questa risposta: i due milioni non ci sono mai stati. Se ne sarà mai parlato?
Spiace per San Felice. Ma Quinzani? Ci si accorgerà di lui?

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