Il Presidente Napolitano ha dichiarato a chiare lettere alle Camere di riformare urgentemente le carceri italiane perché ormai sono in una situazione insostenibile ed al limite della drammaticità. - bisogna valutare – ha continuato - la seria possibilità di applicare amnistia e indulto -.
Non tutte le forze politiche sarebbero d’accordo a questa soluzione, il segretario della Lega Nord Maroni non ci sta perché si rischierebbe di reimmettere sulla strada la delinquenza. Ma lo scontro maggiore è stato con M5S, i parlamentari del movimento di Grillo hanno asserito che il Presidente della Repubblica vuole favorire la posizione di Berlusconi. Napolitano ha replicato a queste parole con tono deciso - coloro i quali pongono la questione in questi termini vuol dire che sanno pensare a una sola cosa; hanno un pensiero fisso e se ne fregano degli altri problemi del Paese della gente – ha poi aggiunto - quelli che dicono così non sanno quale tragedia è quella delle carceri-.
In risposta alle affermazioni del Colle il deputato M5SManlio Di Stefano sulla sua pagina Facebook ha dichiarato - Napolitano, faccia un piacere al popolo italiano, si dimetta da Presidente della Repubblica per decoro istituzionale, lei non è né in grado né degno di ricoprire quel ruolo - .
Anche il Vice Presidente della Camera Luigi Di Maio ha replicato alle parole del Capo dello Stato - da arbitro è sceso in campo ed oggi ha finalmente indossato la fascia di capitano delle larghe intese. Quando mi spiegherete a cosa è servito l'indulto di Prodi nel 2006, allora potremo parlarne –
Insomma è scontro frontale tra M5S e il Colle, di vero c’è che effettivamente rimettere in mezzo alla strada persone che dovrebbero stare in carcere diventa una cosa difficile da accettare, forse bisognerebbe mettere in funzione tante carceri che ad oggi non sono mai state utilizzate ma questo porterebbe sicuramente una spesa pubblica in più e di questi tempi sarebbe come gettare benzina sul fuoco per la nostra economia.