Appena sono venuto a conoscenza dell'uscita in dvd de "Le dimore del vento", trasposizione in versione cinematografica del dossier "Le case degli spiriti" di Paolo Rumiz, pubblicato su La Repubblica l'estate scorsa in diverse puntate, mi sono precipitato in edicola per acquistarlo.
Paolo Rumiz è innanzitutto un viaggiatore ed un sublime narratore. I suoi viaggi sono in realtà autentiche esperienze di vita, in cui i luoghi, strade, case, ruderi raccontano la storia del nostro Paese. E poi il racconto viene spesso affidato agli autentici protagonisti incontrati nei viaggi, persone comuni che diventano protagonisti, narratori di storie e di Storia.
"Le dimore del vento" è un viaggio struggente e straordinario tra i luoghi dimenticati del nostro Paese, spazi naturali ed antropizzati che rimandano a presenze e realtà vive nel ricordo dei vari narratori e, per questo, assai più vitali di realtà metropolitane in cui la presenza umana non è capace di conferire altrettanta autenticità e significato.
Uno splendido diario di viaggio, accompagnato a volte dal fluttuare delle vele in mare, altre dal rollio di pneumatici sull'asfalto, spesso dallo scricchiolio dei sassi sotto gli scarponi, in cui i vari luoghi perduti riescono a recuperare per un attimo orgoglio e dignità, e il senso di abbandono si stempera tra nostalgia e desiderio di conoscere e condividere una e cento storie.
Molto più di un dossier giornalistico, Le dimore del vento, rappresenta un'autentica espressione poetica che, attraverso la memoria delle pietre, riflette l’immagine del nostro presente.
Provate a richiederlo in edicola, al costo di poco più di 7 euro oltre al costo del quotidiano.
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