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Raccolta e smaltimento rifiuti: evitiamo che il risultato non sia un ulteriore aumento delle tariffe (di Giuseppe Trespidi)

Creato il 10 ottobre 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Raccolta e smaltimento dei rifiuti: occorre un serio confronto evitando che il tutto non si trasformi in un ulteriore aumento delle tariffe per i Cittadini.

È di questi giorni un confronto serrato in materia di raccolta e smaltimento dei rifiuti nel nostro territorio. Si discute sull’incremento della raccolta differenziata e sulla opportunità di smaltire tutto ciò che non si riesce a differenziare in discarica oppure negli inceneritori o, meglio, nel termovalorizzatore. Dal dibattito rimane sottotraccia e non ne parla nessuno – dichiara il Segretario provinciale dell’UDCGiuseppe Trespidi  degli incrementi tariffari che ci sono stati in questi anni e sulla necessità di efficientare il servizio attraverso la costituzione di una sola società che si occupi di questo servizio. Un’occasione in tal senso c’è stata nel momento in cui si dovevano definire gli Ambiti Territoriali Ottimali ma nessuna delle principali forze politiche del nostro territorio ha voluto o saputo affrontare la questione. In Lombardia abbiamo assistito alla fusione delle due grandi aziende di Brescia e Milano che han dato vita ad A2A. In Emilia agiscono altri due colossi come multiutility. Da noi, invece, – prosegue Trespidi – su un territorio di 360.000 abitanti il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti è affidato a quattro aziende pubbliche: Aem gestioni Cremona, Casalasca servizi Casalmaggiore, Aspm Soresina e SCS Crema. Perché la nostra politica e i nostri Sindaci non affrontano la problematica relativa alla riunificazione di queste società? Quale miglioramento sarebbe possibile nella gestione complessiva del servizio? Ma, soprattutto, quali minori costi avrebbero i cittadini del nostro territorio? Perché ciò che viene ritenuto utile e necessario in altre realtà molto più ampie della nostra da noi non viene neppure preso in considerazione?

Riguardo lo smaltimento penso  – conclude Trespidi – che la riflessione del dott. Balestreri ci aiuti ad individuare un percorso da seguire. È fondamentale che si prenda coscienza che la soluzione del problema rifiuti, non potrà essere trovata, se non vi saranno misure tese a ridurre in modo consistente la loro produzione. Si può auspicare un sistema integrato dove la raccolta differenziata venga incentivata al massimo con l’approccio ‘porta a porta’ e si introduca la tariffazione puntuale (si paga per i rifiuti prodotti a peso) e ancora siano privilegiate le tecniche di riutilizzo e di riciclaggio. Per i materiali non riciclabili, – sempre secondo Balestreri – i trattamenti di tipo meccanico-biologico nelle loro varianti tecnologiche, permettono di inviare in discarica solo materiali inerti. Il riciclaggio comporta una riduzione dei consumi energetici da 3,6 a 5 volte maggiore della quantità di energia prodotta dall’incenerimento e inoltre crea posti di lavoro.

Insieme a tutto queste riflessioni sarà necessario evitare suggestioni e pregiudizi ma basandoci su dei dati di fatto valutare anche l’inquinamento che deriva dalla lavorazione dei materiali riciclati e quali saranno i costi e i benefici del seguire un percorso (discarica) rispetto ad un altro (termovalorizzatore). Nel conto va senz’altro messo che gli edifici pubblici di Cremona, oggi utilizzatori del riscaldamento derivante dal termocombustore, dovranno riconvertirsi con impianti funzionanti con il metano.

 

Cremona 08 ottobre 2013

Giuseppe Trespidi

Segretario Provinciale UDC Cremona


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