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Caterina va al mare in bicicletta, lungo la pista ciclabile, si ferma a rubare, dai rami penzolanti dei frutti, ciliegie, pesche, fichi, a seconda del mese, se è giugno o agosto, ad esempio ci sono rispettivamente le ciliegie e i fichi.
Da qualche auto viene fuori un "ladra"indirizzato a lei, ed una volta Caterina è stata pescata da un contadino, il quale l'ha perdonata, in fin dei conti i rami sporgono sul tragitto della ciclabile mica invado il suo terreno.
Giunta al mare Caterina va subito a nuotare, fin che le forze la sorreggono, poi si stende al sole e si addormenta.
Quando si sveglia mangia qualcosa, legge un po' e poi riprende la bicicletta per il ritorno, fermandosi alle due fontanelle del percorso per bere e per bagnarsi la testa, questo impedisce il colpo di sole.
Come ho scritto sopra, il mare è l' istituto di bellezza per Caterina, certo anche la bicicletta fa bene al fisico, il fatto è che l'aria del mare e ancora dippiù il bagno nelle sue acque, stimola il ritmo interiore e l'energia vitale,elimina gli squilibri energetici dovuti a stati d'animo negativi,favorisce l'attività mentale, dona serenità e pace interiore.
Agisce nel contempo come tranquillante dopo una giornata lunga e faticosa
Scaccia la follia, il nervosismo, la paura, la depressione,i pensieri neri, il panico, gli incubi notturni.
Conferisce ragione, prudenza, coraggio, saggezza.
Vi sembra un po' troppo, a Caterina fa tutto ciò, perchè lei è come l'acqua del mare, anzi l'acqua del mare è la sua culla, è l'acqua amniotica, immergersi ed emergere è per Caterina rinascere ogni volta.
Le nostre nonne ci hanno cresciuto con la convinzione che venire a contatto con l’acqua, durante i "giorni rossi," era controindicato per la salute, niente docce, niente bagni, niente mare, niente piscina.
Caterina, tiene a dire alle donne che eventualmente leggeranno questo racconto, che lei quando è vicina "ai giorni" e si sente assai nervosa, va al mare, si immerge e nuota dolcemente e..."quei giorni" arrivano subito liberandola da fastidiose e dolorose attese.
Caterina ricorda le amiche che le dicevano: " è venuto il marchese?" lei le guardava con occhi stupiti, credeva ad un marchese, quello dei romanzi, attrente, ricco, gentile e aspettava il principe/marchese.
E arrivò il marchese dei miei stivali, altro che principe...ma questa è un'altra storia.
immagine di Teoderica
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