Luo Guanzhong compose il romanzo Sul bordo dell'acqua e per questo motivo i suoi discendenti per tre generazioni nacquero sordomuti; Murasaki Shikibu scrisse La storia di Genji e per questo finì per un certo periodo all'inferno; per entrambi fu conseguenza delle azioni compiute. Ma se guardiamo la loro prosa, scopriamo che, creando forme rare in ogni particolare, avvicinandosi alla realtà in un'alternanza di silenzio e espressione, con toni ora alti ora bassi e sinuosi, essa fa echeggiare corde nascoste nell'animo del lettore. Qui si può veder rispecchiata una realtà lontana di mille anni.
Anch'io per caso possedevo alcune futuli storielle e quando le ho buttate giù esse hanno creato un mondo fantastico, dove cantano i fagiani e i draghi combattono.
Uscito per la prima volta nel 1768, Racconti di pioggia e di luna (雨月物語, Ugetsu monogatari) è una raccolta di racconti fantastici di Ueda Akinari (1734-1809), studioso dei classici, filologo e brillante lettarato.
Il volume raccoglie nove storie legate al mondo del sovrannaturale, nelle quali i riferimenti alla tradizione cinese si uniscono a elementi del folclore nipponico, oltre che a eventi storici e fatti di cronaca. Non meno importante all'interno di quest'opera è l'influenza della morale confuciana e della compassione buddhista, così come la credenza negli spiriti della natura tipica del culto autoctono.
I fantasmi che appaiono ai protagonisti di questi racconti sono a volte benevoli, altre maligni, ma anche l'elemento più inquietante e macabro non punta biecamente allo spavento del lettore: fa tutto parte del sapiente gioco di allusioni e citazioni che l'autore utilizza per ottenere un effetto drammatico e al tempo stesso raffinato, frutto della sua sorprendente erudizione.
I sentimenti di queste creature sono prettamente umani, spaziando dall'amore perseverante a quello geloso e iracondo, dall'amicizia più sincera al rancore di chi brama vendetta, tanto da portare a volte il lettore a empatizzare istintivamente con gli esseri provenienti dall'aldilà.
Voto: ★★★★½
La collana Mille Gru della Marsilio, da cui è tratto questo bellissimo volume a cura di Maria Teresa Orsi - reso ancora più gradevole dalle stampe dell'edizione xilografica del 1776 che illustrano ogni racconto -, si conferma un deposito di tesori della letteratura giapponese splendidamente tradotti e accompagnati da introduzioni precise ed esaustive sul contesto storico-letterario in cui nasce l'opera e sulla biografia del suo autore. La consiglio di cuore a tutti quelli che si interessano alla cultura del paese del Sol levante, per essere guidati da voci esperte alla scoperta di un patrimonio letterario tutto da scoprire.