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Racconto sulla rabbia

Da Paolaromitelli @SitoPsicologia
Racconto sulla rabbia Un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli:
"Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?"
"Gridano perché perdono la calma" rispose uno di loro.
"Ma perché gridare se la persona sta al suo fianco?" disse nuovamente il pensatore.
"Gridiamo perché desideriamo che l'altra persona ci ascolti" replicò un altro discepolo.
E il maestro tornò a domandare: "Allora non è possibile parlargli a voce bassa?"
Varie altre risposte furono date, ma nessuna convinse il maestro, che esclamò:
"Voi sapete perché si grida ad un'altra persona quando si è arrabbiati? Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto. per coprire questa distanza bisogna urlare per potersi ascoltare. Quanto più arrabbiati sono tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l'uno con l'altro. D'altra parte, cosa succede quando sue persone sono innamorate? Loro non gridano. Parlano soavemente. Perché?
PErché i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro è piccola. A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano, solamente sussurrano. E quando l'amore è più intenso non è neanche necessario sussurrare, basta guardarsi. I loro cuori si intendono.
E' questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano."
Infine il pensatore concluse dicendo: "Quando voi discutete non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perché altrimenti arriverà un giorno in cui la distanza sarà tanta che non incontrerete mai più la strada per tornare."


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