Sono abituato a dire “pane” al pane, “vino” al vino, e “chitemmuorto” a chi mi taglia la strada. Sono un intellettuale meridionale. Meridionale a Milano. Bella Milano, quando sono sul treno di ritorno per Benevento. Ma la gente a Milano parla strana. C’hanno tutti in bocca questa parola: radica scìc. Non posso dire una cosa di sinistra e indossare una giacca di velluto a coste, che subito parte uno che mi dà del radica scìc. Che a me suona di ricco, ricchione, che gioca a fare il “rosso”: un ricco rosso ricchione. O un rosso ricchione ricco. O un ricchione rosso ricco. (Che poi non ci sarebbe nulla di male: c’ho gli amici ghei, sono a favore; c’ho gli amici ricchi, non sono a favore; ma non è quello il punto)
Allora io sono figlio di un professore marcsista (Marx con la pronuncia campana se la vede brutta) e di una casalinga che l’unica volta che ha votato ha crociato “Democrazia Proletaria”. Ho conosciuto le percosse, le mille lire contate, le toppe sui vestiti e il brodo riscaldato e latte & biscotti per cena. Ma i miei non mi hanno mai fatto mancare nulla (le percosse, le mille lire contate, le toppe…). Senza lamentarmi troppo ho risalito la penisola per farmi una posizione come insegnante supplente post-marcsista di greco antico nel migliore liceo di Quarto Oggiaro. Sempre senza lamentarmi ai mercatini dell’usato sui Navigli ho trovato la mia giacca di velluto a coste, già provvista di toppe.
Allora con quale faccia il Brambilla, tre case intestate, infanzia di cachemire, adolescenza button down, mi dà del radica scìc, con quell’aria da “noi, il popolo…”? Che ci posso fare, se al pop preferisco il porno, se al fast food preferisco il tant food, se alle grandi opere preferisco le grandi pere? A volte penso che l’accusa di radica scìc sia per un modo per metterti a posto, perché quelli come Brambilla possano intestare tre case anche ai loro figli, mentre quelli come me continueranno a rattopparsi i vestiti e a riscaldare il brodo. Perché quelli come Brambilla dopo il risotto e il brasato si fottano pure un paninazzo con la salamella alla roulotte. E se tu gli fai notare: ma quanto cazzo mangi Brambilla? Ti sentirai rispondere che non hai idea di che significhi “parlare alla pancia del Paese”.