E dai, Paul, potrebbe essere tua pronipote
Il ritorno alla realtà dopo un concerto dei Manowar non è una cosa semplice. Devi trattenerti dal gridare all’improvviso “AND THEY… WERE THE METAL KINGS!” durante le occasioni conviviali, sebbene a mio giudizio si tratti di un’ottimo modo per risollevare una conversazione, non puoi concludere le discussioni con argomenti invero solidissimi tipo “tanto io andrò nel Valhalla e tu no” e così via. Per riprendere contatto col mondo reale, vi ammannisco una nuova puntata della nostra simpatica rassegna stampa. Che Odino vi conservi.
Wes Scantlin dei PUDDLE OF MUDD si fa arrestare all’aeroporto per essere salito sul nastro trasportatore dei bagagli.
Il cantante ha la nostra solidarietà incondizionata perché tutti da bambini abbiamo pensato che salire sul nastro trasportatore dei bagagli dovesse essere meglio delle montagne russe. La sicurezza dell’aeroporto di Denver è stata purtroppo di diverso avviso e ha arrestato Scantlin, poi rilasciato grazie a un fan che ne aveva pagato la cauzione, anche perché il gruppo avrebbe dovuto suonare in città quella sera e, a causa del ghiribizzo del frontman, è stato poi costretto a iniziare lo show in ritardo, con parte del pubblico che aveva nel frattempo levato le tende. Il promoter ha giurato che non li scritturerà mai più. Scantlin è un po’ uno scavezzacollo e ha avuto svariati problemi con le guardie in passato. Pippa come un’aspirapolvere, mena la (ormai ex) moglie e ogni tanto collassa sul palco e si mette a rissare col pubblico. A noi piace però ricordare soprattutto la volta che, due anni fa, fu arrestato per aver cercato di demolire la casa del vicino con una motosega e un martello pneumatico.
Fuori il singolo nato dalla collaborazione tra i KISS e il gruppo di barely legal giapponesi Momoiro Clover Z.
Il risultato è esattamente quello che vi aspettate: un incrocio tra un pezzo dei Kiss e le sigle degli anime anni ’80, alla cui estetica si ispira la prima parte del video. Gene Simmons in versione giappa sembra un personaggio di Go Nagai.
Due tizi fanno sesso sul palco durante un concerto dei DEAD KENNEDYS.
Il fattaccio è avvenuto una settimana fa Solana Beach, in California. La coppia rischia di essere denunciata per atti osceni in luogo pubblico ma non credo nessuno sporgerà querela. Va bene il puritanesimo americano ma, se ascolti i Dead Kennedys, non ti scandalizzi per uno che pratica del sesso orale alla sua amichetta in pubblico. Io ai concerti al Forte Prenestino vedevo spesso gente che scopava nei prati senza remore, quindi mi ero fatto l’idea che fosse un’usanza punk-hardcore. Se vi interessa, il video (ovviamente pixelato) dell’atto è reperibile qui. Mannaggia, mo’ che stanno tutti a riprendere gli show con quei cazzo di smart phone, non sei manco più libero di leccare una passera sul palco dei Dead Kennedys. Che mondo infame.
Marty Friedman: non escludo un ritorno nei MEGADETH.
Si è già capito come andrà a finire, vero?
Gli IRON MAIDEN allegano un busto di Eddie all’edizione speciale di Powerslave per il trentennale.
Farà sicuramente un figurone nel salotto buono, rendendolo un grande protagonista del ‘900:
Mi spiace, io aspetto quello di Virtual XI.Gli UNLEASHED finiscono di incidere il nuovo album.
Evviva! Se sarà fico almeno la metà di Odalheim…
Un gruppo di amici riregistra St. Anger con una produzione grezza ma plausibile.
Potete ascoltare il risultato qui. Apprezziamo lo sforzo ma non è che la situazione migliori più di tanto. Toccava fare una cosa più radicale e riarrangiare del tutto pezzi che avrebbero funzionato con una durata inferiore ai quattro minuti, sennò vince comunque il fascino perverso dell’originale, un album talmente nato male e sbagliato che, tra qualche anno, lo si potrà spacciare per avanguardia.
Mai più senza: le magliette con la lettera scritta da Cobain prima di suicidarsi.
Chissà perché, il sito che le vendeva è stato costretto a interrompere le consegne a causa delle lamentele dei fan. Peccato, un indumento così raffinato e di buon gusto.
Pepper Keenan torna a esibirsi dal vivo con i CORROSION OF CONFORMITY.
Tanto per quello che stanno diventando i Down…
Diario romano, i concerti di gennaio.
Domani tutti al release party dei Doomraiser, che presentano dal vivo il nuovo album Reverse al Traffic. Si entra aggratis e di supporto ci sono Shores of Null e Funeral Mantra. Sabato si va invece al Closer a vedere uno dei gruppi neofolk preferiti della Metal Skunk crew: gli Of the Wand and the Moon dell’ex Saturnus Kim Larsen. Giovedì 29 appuntamento immancabile all’Init con gli Earth, il cui nuovo album ci ha mandato letteralmente ai matti, mentre il giorno successivo c’è solo l’imbarazzo della scelta, tra Ade (l’equivalente death metal del film Morituris) al Traffic, Bitterfly e Karman al Sinister Noise e, udite udite, Avulsed al Closer. Dal sempre ricco calendario del Sinister segnaliamo Pater Nembrot e Delirium Age sabato 24 e la lisergica tripletta Noon/ Edward Johnson & The Great Escape/ Chronic Hangover sabato 31.
I MÖTLEY CRÜE si scioglieranno il prossimo capodanno.
L’ultimo show di The Final Tour (sempre che lo sia davvero) si terrà a Los Angeles il 31 gennaio 2015. Nel frattempo è uscito un singolo autocelebrativo, All bad things. A dirla tutta, è pure carino: