Ciao a tutti!
Allora, il Piccolo Esploratore è un gran rimorchione di non-nonnetti. Al parco, o in giro per la città, ogni giorno, più volte al giorno, accade qualcosa del genere:
Signora Bulgara: (guardando Lui) “Dasgk kirsht fujrtisky sdrevej ghrltiskj maika baba fruscinka glngtrisoska…)
Il Piccole Esploratore: (guardando lei sorrridente e ammiccante) “aaaah bababababa (che secondo me ha capito che baba in bulgaro vuol dire nonna) eeeh oooooh dididididi”
Io: (da dietro il passeggino,sorridendo e accennando un gesto con la mano per farmi notare) “Sdravei, Italianski…”
Signora Bulgara: (guardando me di sfuggita e tornando a Lui) “sdravei !! oooooh bebe Italianskiiii, sgriski toski gurkolti guskhfbalke sjhulwbbjdbl jkdjksbclreshcjklsdgceiru jgsfywbcdjsls jcialhhfekjdklruhkbflkdsfd jndjsòkrukscbkuvb ahdfgdsjkc lkasdjhfuis”
Qualche volta però mi hanno ascoltata. Allora, al sentire “italianski” hanno risposto “Pavarotti, pizza…” ed altri soliti luoghi comuni. Ma è il “Pavarotti” che mi ha sorpresa. Piacevolmente. Non perché non riconosca l’indubbia bravura ed internazionalità dell’artista, quanto perché in Patria, dove la musica classica è riservata a pochi, non è comune sentirne parlare al parco o in un caffè.
Per questo ho pensato di dedicare un post(o) ad un personaggio che è riuscito ad essere elitario e popolare al contempo e che, nella sempre maggiore disattenzione e noncuranza degli italiani verso le cose belle di cui dovrebbero andar fieri, il Maestro Luciano Pavarotti è, ancora adesso, simbolo di eccellenza, riconosciuto in tutto il mondo.
Ora, però, voglio lasciarvi alla visione. Youtube offre per lo più video a risoluzione scadente e con un pessimo audio. Per ascoltare di nuovo Pavarotti varrebbe la pena acquistare qualche buon cd, o splendido vinile.
Radiomonticiana vi propone il video ufficiale di quello che a mio parere rimane il suo capolavoro pop.
Attendo. Vostra.
Nico
ciao!