Magazine Diario personale

Ragazze intelligenti

Da Mizaar

gustave CourbetSapete come vanno le cose quando decidi di dare un taglio ad una relazione diventata ” obsoleta “, insieme all’ex amato bene ti separi da tutto l’ambaradan degli amici – e questo succede se non sei stata abbastanza intelligente da lasciarti spazi vitali altrimenti, con amici tuoi e fatti tuoi. Ma tant’è. A me capitò questa ” simpatica ” impasse  in occasione della prima lasciata e persa della mia vita. Allora frequentavo a Firenze l’Accademia delle Belle Arti e, al rientro per le vacanze estive, mi ritrovai nella selva oscura di quelle guardate con sufficiente disprezzo da un manipolo di vedovi inconsolabili – gli ex amici dell’ex. Oh be’ non che la cosa mi sconvolgesse più di tanto, intendiamoci. L’estate è fatta per liberarsi dalle zavorre mentali e fisiche e soprattutto dalle zavorre vedovili, sicché ritrovata un’amica della scuola superiore – una persona che avevo poco frequentato, ma che mi stava decisamente a genio – presi ad andare a mare con lei. Conobbi così tipi da spiaggia, amici degli amici, che gravitavano intorno al personaggio curioso per antonomasia: L. il bolognese. Curioso era curioso di suo, senza aggiunte ulteriori, istigato anche dalle imbeccate di quelli che volevano ma non potevano. L. indagava, chiedeva, valutava e infine accoppiava. In virtù della sua non più fresca età, del fatto che fosse quello che si chiamerebbe una vecchia checca, in definitiva una sorta di Truman Capote di straprovincia, L. si divertiva e divertiva. Alla mia comparsa al mare esordì ammiccante con una vecchia canzoncina da avanspettacolo che faceva: Vieni pesciolino mio diletto, vieni, noi faremo un amoretto insieme, deh vieni da me! – cavallo di battaglia di, oh guarda combinazione, Paolo Poli! Poco dopo, acchiappata la mia amica da parte, le chiese notizie sulla novità dell’estate – da disprezzata passai a novità estiva nel volgere di qualche ora! L’amica presa alla sprovvista – come si dice dalle mie parti – lo guardò e rispose: Oh, è una ragazza molto intelligente! E lui, valutando l’informazione appena ricevuta rispose: Ah, lo vedo bene che è molto intelligente! Per ricapitolare passai da disprezzata a novità estiva a portatrice di molta intelligenza nel volgere oltre che di poche ore, anche di una intera estate e oltre. L’intelligenza manifesta da allora in poi è stata acquisita nel lessico famigliare e quando vedo o vediamo una signorina affetta da mastoplastica additiva esagerata, non possiamo far altro che constatare lo status di persona intelligentissima! ( Grazie al caro amico Bruno Berti che con la divulgazione di immagini intelligenti, ha reso possibile questo raccontino da intelligente! :-D L’immagine esplicativa è tratta da uno dei suoi post sull’arte pittorica di tutti i tempi; nello specifico è il prodotto del genio artistico di Gustave Courbet che, evidentemente, apprezzava le donne intelligenti! )


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